Recensione su Viaggio sola

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storia di una donna che sceglie la sua vita per la seconda volta / 19 Maggio 2013 in Viaggio sola

Senza pretese rivoluzionarie, la regista mette in discussione quegli stereotipi minimi, ma comunque fastidiosi, della vita e del cinema. Ci insegna che una donna single può non essere sola (proprio come l’amico Andrea, che invece non sembra più di tanto preoccupato di non avere una compagna). Il personaggio della sorella è sì quello della brava moglie e madre, ma non come lo spettatore se lo aspetta. Silvia è una sbarellata cronica che si fa portar via la macchina una volta a settimana e rimane costantemente chiusa fuori di casa senza chiavi. L’uomo affascinante che Irene incontra a Marrakech ci sorprende per quello che le dice prima di andare a dormire. Quando il finale sembra riportare Irene sui binari della protagonista più tipica, la reazione dello spettatore non può che essere di delusione.

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