Venuto al mondo

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Venuto al mondo

Dall'omonimo romanzo di Margaret Mazzantini. Gemma rincorre a Sarajevo la maternità che la natura le nega e di cui ha assoluto bisogno: le tragiche esperienze vissute durante l'assedio serbo-bosniaco del1992 segneranno per sempre la sua vita.
Anonimo ha scritto questa trama

Titolo Originale: Venuto al mondo
Attori principali: Penélope Cruz, Emile Hirsch, Adnan Hasković, Saadet Işıl Aksoy, Pietro Castellitto, Mira Furlan, Jovan Divjak, Vinicio Marchioni, Branko Đurić, Jane Birkin, Luca De Filippo, Sergio Castellitto, Bruno Armando, Moamer Kasumović, Sven Medvešek, Isabelle Adriani, Mugdim Avdagić, Milan Pavlović, Fausto Russo Alesi, Juan Carlos Vellido, Sanja Vejnović, Luna Mijović, Emina Muftić, Igor Zoric, Mostra tutti

Regia: Sergio Castellitto
Sceneggiatura/Autore: Sergio Castellitto
Colonna sonora: Arturo Annecchino, Eduardo Cruz
Fotografia: Gian Filippo Corticelli
Costumi: Sonu Mishra
Produttore: Sergio Castellitto, Roberto Sessa, Piero Amati
Produzione: Italia, Spagna, Croazia
Genere: Drammatico
Durata: 127 minuti

Dove vedere in streaming Venuto al mondo

Non mi ha convinta / 19 Giugno 2015 in Venuto al mondo

Ho letto il libro, e ho visto il film. Ne sono rimasta delusa? Ma non credo che nemmeno il libro fosse un capolavoro, anche se s legge molto bene e riesce abbastanza a prendere. L’opera racconta una storia che dura circa 30 anni (se non sbaglio)caratterizzando bene i personaggi e raccontando con forte realismo la storia nonostante le sfighe immense di ogni personaggio, un costante nei protagonisti delle vicende narrate dalla scrittrice .
Il film non è male ma è veloce sorvola molto su alcune cose e rende il tutto un gran polpette straziante (già la mazzantini è molto pesante di suo) che ti obbliga a pregare che finisca . Tutta la parte sulla guerra nell’ex Jugoslavia (la parte più bella del libro) è tratta in maniera un po’ retorica e banale. Il voto è 6,5 ma do 6

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10 Dicembre 2013 in Venuto al mondo

Un racconto drammatico ambientato nella Sarajevo della guerra, articolato come scatole cinesi. Il film è ben diretto e azzeccata la colonna sonora (non originale), tuttavia ci si perde spesso nella retorica e nella didascalia.

28 Marzo 2013 in Venuto al mondo

Mi hanno detto che il libro è molto bello. Che i personaggi sono ben definiti e la storia è toccante.
Lo spero bene. Perchè il film non ha nulla di tutto questo: è una pellicola superficiale, con protagonista una coppia poco matura e troppo stereotipata (lui, in particolar modo è rimasto abbarbicato a personaggi tipo il McCandless di Into the wild che, personalmente, avevo già trovato poco allettante allora e che non è nelle mie corde neppure adesso). Fare un figlio per legare a sè qualcuno e imperniare su questo concetto di “amore” un film è una motivazione frivola. I figli dovrebbero cementare i rapporti non essere pensati per possedere l’altro/a.
Inoltre, il ragazzo da cui prende il titolo il film assomiglia un pò troppo al vero padre (Castellitto) quando deve interpretare una parte molto lontana da questa realtà. Un pò troppo made in family…

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13 Gennaio 2013 in Venuto al mondo

Pellicola ambiziosa dalla storia interessante ed intensa ma parzialmente mal realizzata attraverso alcuni personaggi decisamente insopportabili ed penalizzata da un pasticcio linguistico che confonde doppiaggio e recitazione.

Venuto al mondo / 5 Dicembre 2012 in Venuto al mondo

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Nel polpettone di mia madre ci sono meno ingredienti che nel film di Castellitto: un figlio illegittimo, che dico, illegittimissimo, un amore, un tradimento, la fine di un amore, una guerra, uno stupro e chi più ne ha più ne metta. Un po’ di spezie, mangi il tutto e lo rivomiti (per amalgamare meglio) ed ecco il film di Castellitto, precotto e congelato dalla moglie Margaret Mazzantini.
La verità è che tutti questi ingredienti il regista li cucina sicuramente meglio di mia madre, e ne esce fuori una pietanza abbastanza compatta, e di sicuro impatto sui commensali ignari. Lo dico meglio: il piatto mi sembra riuscito, e perché di tanto in tanto non dare i meriti anche ai nostri controversi registi italiani?
Hirsch è uno dei migliori attori di ora, la Cruz è brava in cucina. Il film è tosto e abbastanza piccante. La porzione è un po’ grande, alcuni ingredienti sono discutibili ma non del tutto condannabili. Il reale voto sarebbe 6,5, ma non me la sento di arrotondare per eccesso

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