La donna-renna sumi / 31 Maggio 2021 in Il bianco pastore di renne

Film basato sulla leggenda precristiana lappone incentrata sulla donna-vampiro capace di trasformarsi in renna e ha un taglio estremamente realistico, quasi documentaristico. Sullo sfondo delle bianche distese innevate della Lapponia, in una comunità dove la renna rappresenta tutto (cibo, fonte di abbigliamento, trasporto e persino animale domestico), si svolge la storia di Pirata (Mirjami Kuosmanen), una donna esuberante e sessualmente frustrata il cui marito, pastore di renne, è costretto per lavoro a lasciarla sola per intere settimane. Nel tentativo di alleviare la sua solitudine e accendere la passione coniugale, Pirita fa visita a uno sciamano che le propone di effettuare un rito di sangue (uccidere il primo essere vivente che incontra, il cucciolo di renna regalatole dal marito) davanti a un idolo fatto di corna di renne. Il suo desiderio viene esaudito, ma non nel modo in cui aveva sperato: la donna diventa una noita, una strega capace di trasformarsi in una sorta di renna mannara bianca che, nelle fattezze umane di creatura vampirica, attira, irretisce e uccide gli uomini. Finirà trafitta dalla lancia (in ferro freddo, l’unica arma capace di uccidere una noita) dello stesso marito: ripreso l’aspetto umano dopo morta, solo allora l’uomo si accorge che la creatura è sua moglie. Gli impressionanti panorami innevati del film aggiungono un’atmosfera di desolazione che rende ben comprensibile la disperazione di Pirita, nella sua ricerca di calore umano.

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