Rombi sulla tajga / 16 Novembre 2016 in Va' e vedi

Sconvolgente, emozionante, un capolavoro del cinema di guerra da recuperare, nonostante io lo abbia scovato in una edizione italiana dal doppiaggio decisamente poco riuscito. Uno dei punti forti è sicuramente la colonna sonora di Oleg G. Jančenko, con suoni gravi e assordanti che fanno immergere totalmente nel clima cupo della guerra. La sequenza del rastrellamento nazista nel villaggio bielorusso rimane fortemente impressa facendo avvolgere lo spettatore in una angoscia senza requie, ammorbante e dolorosa; eccezionale – e squisitamente russa nel suo concept cinematografico quasi tarkovskijano – tutta la parte di fuga e amicizia tra Fliora e Glasha.

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