Spider-Man: No Way Home

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Spider-Man: No Way Home

Film sequel di 'Spider-Man: Far From Home'. Mysterio ha rivelato al mondo l'identità di Spider-Man. Peter vorrebbe che la gente dimenticasse che lui è il famoso supereroe e si rivolge a Doctor Strange, per rimettere a posto le cose. Ma l'intervento di Stephen Strange compromette il continuum spazio-temporale.
Questo film fa parte dell''Universo Marvel'! Vuoi saperne di più?
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Spider-Man: No Way Home
Attori principali: Tom Holland, Zendaya, Benedict Cumberbatch, Jacob Batalon, Jon Favreau, Jamie Foxx, Willem Dafoe, Alfred Molina, Benedict Wong, Tony Revolori, Marisa Tomei, Andrew Garfield, Tobey Maguire, Angourie Rice, Arian Moayed, Paula Newsome, Hannibal Buress, Martin Starr, J.B. Smoove, J.K. Simmons, Rhys Ifans, Charlie Cox, Thomas Haden Church, Emily Fong, Mary Rivera, Rudy Eisenzopf, Kathleen Cardoso, Jonathan Sam, Andrew Dunlap, Ben VanderMey, Zany Dunlap, B. Clutch Dunlap, Minnah Dunlap, Gary Weeks, Gregory Konow, Carol Anne Dines, Anisa Nyell Johnson, Willie Burton, Mallory Hoff, Greg Clarkson, Regina Ting Chen, Robert Mitchel Owenby, Glenn Keogh, Paris Benjamin, Jwaundace Candece, Taylor St. Clair, Gabriella Cila, Darnell Appling, Rolando Fernandez, Edward Force, Michael Le, Dean Meminger, Frederick A. Brown, Cristo Fernández, Clay Savage, Tom Hardy, Jake Gyllenhaal, Jay Karales, Gina Aponte, John Barnes, Harry Holland, Haroon Khan, John M. Maiers, Mostra tutti

Regia: Jon Watts
Sceneggiatura/Autore: Erik Sommers, Chris McKenna
Colonna sonora: Michael Giacchino
Fotografia: Mauro Fiore
Costumi: Jessica Pazdernik, Nava R. Sadan, Sanja Milković Hays
Produttore: Amy Pascal, Kevin Feige, Louis D'Esposito, Victoria Alonso, JoAnn Perritano, Rachel O'Connor, Avi Arad, Matt Tolmach
Produzione: Usa
Genere: Azione, Fantascienza, Supereroi
Durata: 148 minuti

Dove vedere in streaming Spider-Man: No Way Home

Il voto sarebbe un 7.5 / 25 Dicembre 2023 in Spider-Man: No Way Home

Terzo film individuale di Spiderman con Tom Holland protagonista; si colloca dopo gli avvenimenti di “Spiderman far from home” di cui è caldamente consigliata la visione prima di affrontare questo film.
Spider-man è Peter Parker (Tom Holland); queste erano state le parole di chiusura del secondo capitolo pronunciate da Mysterio. Peter è quindi in difficoltà a gestire la propria identità segreta svelata e decide di
rivolgersi al dr. Strange (Benedict Cumberbatch) per lanciare un incantesimo per fare dimenticare a tutti la propria identità.
Ma le cose non andranno proprio come Peter desiderava.
Inizio abbastanza carino e divertente con Peter che farà ripetere al Dr. Strange un po’ di volte l’incantesimo; poi inizia l’azione con la comparsa di “vecchi” nemici di Spider-man provenienti da altri universi. Ritroviamo quindi con piacere il Dottor Octopus (alfred Molina), Norman Osborn/Green Goblin (Willem Dafoe) e Electro (Jamie Foxx) per citare i più importanti.
Ma non sono i soli a tornare dal passato o meglio dagli altri universi. Anche la musica si adatta ai “vecchi” arrivi e non solo per questo il film ne guadagna; azione, ritmo e ironia la fanno da padrona.
Nel resto del cast da citare Marisa Tomei nei bei panni della zia di Peter, Jon Favreau è Happy (ex autista di Tony Stark), Zendaya è sempre MJ (fidanzata di Peter)-
E’ un film Marvel quindi aspettatevi le scene dopo i titoli di coda: ce n’è una a metà dei titoli di coda e una alla fine.

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Infinito (in senso negativo) / 27 Luglio 2022 in Spider-Man: No Way Home

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

La faccio breve:
– prima metà, più o meno: “Wow, mi sto divertendo! Non ai livelli di Homecoming, ma… dài, va bene così. Ah-hah! Strange usa una tintura per il pizzetto, che birba!”;
– seconda metà: “Ussignùr, non ce la faccio più, passi la ciccipucciosità dei 3 Spidey cinematografici tutti insieme e Maguire che rassicura Garfield quando, in sostanza, dice che il suo Spider-Man non è comparabile a quello della prima trilogia e a quello di Holland, ribadendo che lui è ‘amazing’, ma basta, basta, per favore, pietà, anche per fare un favore a ‘questo’ Peter Parker, che ha tutte le sfighe der monno infame”.
Ecco.

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Voto solo per l’idea / 23 Maggio 2022 in Spider-Man: No Way Home

8

Non posso dare meno, perchè è una genialata. Per il resto, tutto uguale ai 38765563 film Marvel di questi ultimi 15-20 anni, solita sbobba, che può piacere o no.
Ma in questo caso, idea “geniale”!

13 Aprile 2022 in Spider-Man: No Way Home

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Per me è stato proprio una bella sorpresa, personalmente trovo che sia una genialata.
Ovviamente inserire dr. Strange ha dato la possibilità di spaziare tra le varie possibilità di sviluppo, diciamo che è vero che stavolta la marvel ha fatto in modo di vincere facile. Fanservice? Boh, può essere (anche se non la vedo così) ma chissenefrega? È fatto strabene, la storia sta in piedi ed è interessantissima, tra scene esilaranti (doc non me lo ricordavo mica così spassoso.. “ci uccidera tutti!” lol), scene serie e… sì sì anche qualche cliché.
Bravissimi (e benritrovati) gli attori.
Un appunto: ma solo a me non piace la voce di Norman? Intendo.. Pannofino mi piace ed è bravo ma è proprio la sua voce che non riesco ad associare a Goblin, manco nel 1 spiderman del 2002. Vabbè, opinione personale.
Domande aperte: ma Otto se l’è portato a casa il reattore arc? Io non l’ho visto posarlo, lanciarlo, perderlo da qualche parte durante l’attacco finale.. ergo.. se l’è intascato??XDD
La “cura” secondo me ha funzionato alla grande su Otto, Max e Flint.. ma solo io penso che sia solo una cura non completa? Cioè.. Connors continuerà ad aver problemi anche senza essere Lizard (che dubito sia sparito del tutto, nel film del 2012 la cura aveva funzionato fino a un certo punto… le scagliette nella scena finale le abbiamo viste tutti, vero? È logico pensare che la stessa cura abbia avuto lo stesso effetto anche in questo universo); e non parliamo poi di Osborn che era una testina di vitello da mooooolto prima di diventare Globlin..

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Il gioiello della Fase Quattro del MCU / 9 Aprile 2022 in Spider-Man: No Way Home

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

“Spider-Man: No Way Home” è il ventisettesimo film del MCU, sequel del già spettacolare “Far From Home”, ed è la pellicola che più attendevo (ovviamente) di tutto il 2021.
Ed è la perla che tutti i fan dell’Uomo Ragno stavano aspettando.
Il film è ambientato esattamente una settimana dopo l’attacco sferrato da Quentin Beck in “Far From Home” dove, alla fine della vertiginosa lotta, con uno stratagemma è riuscito ad incastrare Spider-Man e, ancora peggio, a rivelare al mondo intero la sua vera identità.
Da qui iniziano i problemi più grandi mai affrontati dal nostro Peter Parker. Non sapendo cosa fare, come ultimo disperato tentativo chiede aiuto a Doctor Strange, il quale con un incantesimo deve far dimenticare al mondo intero la vera identità di Parker. Ovviamente nulla va come previsto, e da qui inizia il grande spettacolo. Inizia la trama che ogni fan Marvel aspetta da tutta la vita: il Multiverso è arrivato. E con ciò sono tornati tutti i più grandi e vecchi cattivi dell’Uomo Ragno che abbiamo visto nelle pellicole passate. Il primo ad arrivare è il sempre incredibile Dottor Octopus, con il quale Spider-Man, con la sua tuta da Iron Spider, ingaggia subito uno spettacolare e lungo combattimento. Il secondo villain che vediamo arrivare è il Green Goblin cinematografico per eccellenza, quello interpretato dall’inimitabile Willem Dafoe. Seguono poi Lizard, Electro ed infine l’Uomo Sabbia.
Ovviamente, ma qui già ci inoltriamo più verso la fine del film, non potevano che tornare anche i relativi Spider-Men degli universi da dove provengono tutti i villain sopra elencati. E con tutto questo ben di Dio presente in un unico film su Spider-Man, un vero fan dell’Uomo Ragno non può non piangere.
Questo gioiello cinematografico racchiude tantissima azione spettacolare, effetti speciali sempre al top, adrenalina, ritmo serratissimo fin dalla primissima sequenza, humour e anche (purtroppo) un tono cupo e teso. Il bimbo ragno di Tom Holland, in questa sua terza avventura in solitaria che conclude anche il suo percorso scolastico, affronta la sua più grande nemesi. Un nemico che non si aspettava mai e poi mai di dover affrontare, colui che gli porterà via tutto ciò che gli è rimasto di più caro e che lo porterà a compiere una delle scelte più difficili di tutta la sua vita: stiamo parlando ovviamente del già sopra citato Green Goblin, antagonista principale di tutta la pellicola.
Willem Dafoe ci regala la sua seconda interpretazione del Folletto Verde che già abbiamo amato nel lontano 2002, ma questa volta aggiungendo ancora più follia e malvagità.
Vedere Green Goblin finalmente a volto scoperto per tutta la durata della pellicola, e di conseguenza poter ammirare tutte le espressioni maligne e le risate inquietanti che Dafoe ci riserva, è un’emozione senza fine.
I colpi di scena sono uno dietro l’altro, il brivido sale sempre di più, la battaglia finale è tutto ciò che ogni fan sognava.
Siamo di fronte alla conclusione di tutto il franchise cinematografico sull’Uomo Ragno iniziato nel 2002, un concentrato di emozioni che fa ritornare bambini. E solo dopo essere arrivati alla fine di tutto il film si può comprendere questa affermazione, già usata nel colosso per eccellenza del MCU che non c’è di certo bisogno di andare a ricordare: la fine è parte del viaggio. Spider-Man tornerà, ma non sarà più come prima.

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