22 Luglio 2012 in Una donna molto speciale

Si tratta di un racconto non pienamente riuscito: sono troppe, infatti, le lacune narrative e, in particolare (nonostante la bravura della Tomei, sempre intensa, sempre credibile), il personaggio di Monica è particolarmente irrisolto.

Però, Cassavetes Jr. ha, qui, il pregio di descrivere una vicenda “semplice” con molto garbo e delicatezza, con un’attenzione alla sensibilità della protagonista (una sempre bravissima Gena Rowlands) davvero toccante.
Voluto o meno, poi, c’è un chiaro rimando a Una moglie, filmissimo girato da suo padre, sempre con mamma Gena: anche qui si parla di una madre di famiglia che, ad un certo punto, non regge lo status quo e, anche qui, l’alcool sembra una buona via di fuga . Pregevole, nella sequenza in cui Mildred vaga da un locale ad un altro, l’accompagnamento musicale dei R.E.M. con il brano Country Feedback: la voce di Stipe è il sottofondo perfetto, ad un passo da quello che potrebbe essere il baratro.

Non si tratta di un film memorabile per situazioni o dialoghi, tutt’altro.
Però, è una bella parentesi intimista, una pellicola dolceamara con un finale aperto che lascia il sorriso sulle labbra.

Nota: la locandina non c’acchiappa manco pé gnente. La Tomei del film è bionda e il suo personaggio mai si sognerebbe di vestire quel tubino nero. In più, l’estetica generale sottende una commedia “al femminile”. Sì, ok, è una storia che parla di donne. Ma non è à la Fiori d’acciaio e, soprattutto, non si ride.

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