29 Settembre 2013 in Uncle

A differenza del suo corto Harvie Krumpet, qui non c’è una storia, semplicemente una voce narrante parla di questo zio, la cui vita non è neanche niente di particolare. Allora, perché un voto così alto? Sarà la voce del narratore, molto gradevole, saranno questi suoi pupazzi un po’ deformi che però mi piacciono tanto, ma le storie di Adam Elliot riescono a toccare delle corde in modo così semplice e inaspettato.

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