Godibilissimo / 29 Marzo 2018 in Unbreakable - Il predestinato
Ho rivisto quasi per caso Unbreakable, rendendomi conto presto che (meno male) non ricordavo praticamente nulla del film. Quindi, sono riuscita a godermelo per bene, apprezzando anche alcuni dettagli che, sicuramente, non avevo notato durante la prima visione di tanti anni fa (es. particolari movimenti di camera, il cameo di Shyamalan, certe inquadrature pensate come il menabò di un fumetto).
Mi ha fatto specie vedere un film sui fumetti supereroistici, in cui si parla non solo di superpoteri, genesi degli eroi e dei villain, ma anche di teorie grafiche e narrative, ben prima del monologo filosofico di Bill su Superman (Kill Bill 2) e decisamente prima dell’ondata di cinecomic e crossover che ci avrebbe sommerso, dagli X-Men di Singer in poi.
All’epoca, la materia era ancora pane per i denti di veri nerd, come lo stesso Shyamalan e il collega Del Toro, che coi fumetti ci sarebbe andato a nozze, poco più tardi, e, infatti, si percepisce una specie di splendida vena pionieristica nel modo in cui il regista affronta il discorso e propone un’analisi della natura dei buoni e dei cattivi tradizionalmente intesi.
Essenziale nei tempi e nei modi, interessante nella messinscena.

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