17 Febbraio 2011
Tema non usuale quello dell’Alzheimer, e della trasformazione dell’amore coniugale in amore per un figlio mai avuto. È un film di una tristezza infinita che tocca corde molto profonde e fa riflettere sulla sorte dell’uomo; ma non è così coinvolgente: forse Pupi Avati usa fin troppo tatto, forse le sequenze in seppia non sembrano un po’ avulse dal resto del film.
Recensione da Oscar
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