Recensione su Il profeta

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25 Dicembre 2012

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

E finalmente un film francese coi controcoglioni, oltre che con un sacco di personaggi che parlano in corso, o corsico, o corsicano, o corsese, of course, o non lo so, e il corso è mezzo come l’italiano ma fa morir dal ridere.
Ragazzotto sbattuto in prigione comincia, al motto di imparoimparoimparo, a scalare la gerarchia dei carcerati. Si comincia sgozzando con una lama da barba un marocchino frocio e poi è tutta discesa. Impara a leggere. Critica del sistema carcerario (francese) che miseramente naufraga facendo entrare uno sfigatello qualunque e facendone uscire un supercriminale. Malik si barcamena tra gli opposti, è amico di tutti e non porta riconoscenza a nessuno. Il film è troppo lungo o sarebbe stato seriamente bellissimo. E lì dentro è meglio non entrare.

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