Recensione su Un po', tanto, ciecamente

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non si vede bene che… / 5 Gennaio 2017 in Un po', tanto, ciecamente

La visione è di quelle leggere e spensierate, è un film che non “impegna” se lo si guarda solo per passare poco
più di un ora senza troppi pensieri, con qualche sorriso, e in assoluto in buon umore.

Ma se si decide di spendere quest’ora e mezza in spensieratezza ma in maniera non troppo disattenta si scoprirà un
film piacevolissimo con un paio di spunti, a mio avviso, davvero geniali.

L’idea in se e il suo sviluppo è da film fuori dagli schemi comuni, rimane sempre una commedia leggera ma con qualche
tocco di genialità che spesso trasforma questi film senza pretese in film da ricordare, forse non tanto per concetti
cultural-cinematografici ma per i pensieri profondi che ci induce a fare senza scostarsi mai da un contorno di
serenità e leggerezza.

Pensieri profondi con alla base legerezza??

Eh si, esattamente, perchè quello che potrebbe passare per un trattato
sui rapporti umani, civili e sulle abitudini della società, rischiando la pesantezza oppure la noia del già visto e
sentito diventa invece semplicemente spunto di riflessione, fatta con ironia e sarcasmo ma anche con la giusta dose
di sensibilità.

Si discute di quello che è l’essenziale, ponendo l’attenzione su quella fantastica e scientificamente ancora inspiegata
alchimia che si genera nel rapporto tra due anime compatibili o componibili in un modo talmente originale e forse folle
da poter sembrare reale.

Perchè alla fine tutte le nostre vite, o quasi, ruotano attorno all’esigenza e bisogno o ricerca del rapporto con il nostro
prossimo, perchè forse la nostra stessa felicità dipende molto più di quel che pensiamo da questo tipo di rapporto.

Io l’ho trovato simpatico e geniale, e ne consiglio sicuramente la visione, sia per una serata serena e leggera sia
per un paio di riflessioni che vale indubbiamente la pena affrontare.

3 commenti

  1. Francesca badi / 15 Settembre 2018

    L’ho visto per caso e l’ho trovato un film geniale ,meraviglioso dall’inizio alla fine.
    Divertente leggero ma non superficiale Anzi invita a riflettere…
    è vero in un certo senso per conoscere bene una persona in profondità bisognerebbe frequentarsi da bendati e quindi vedere solo il lato interiore della persona …è il solo modo per conoscere veramente una persona…. E magari incontrarla solo alla fine quando si è capito che si è fatti l’uno per l’altra
    personalmente ho trovato tutto geniale Ma mi è piaciuto moltissimo la parte finale quando lui Finalmente dopo 7 anni rinchiuso in quella casa decide di oltrepassare il muro e lo rompe con tutte le sue forze usando proprio il progetto a cui stava lavorando per 7 anni… Quindi in un certo senso decide di rompere la gabbia che si era costruito da solo e decide di darsi un’altra possibilità e decide finalmente di mettersi in gioco e amare

  2. Francesca badi / 15 Settembre 2018

    Sapete per caso il titolo della sigla finale del film? Grazie

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