5 Recensioni su

Un gioco da ragazze

/ 20083.746 voti

un film disturbante / 6 Maggio 2014 in Un gioco da ragazze

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Difficile arrivare alla fine di questo film, a causa del disgusto provocato dai comportamenti della protagonista principale e delle sue schiavette. Bullismo, menefreghismo e cattiveria gratuita permeano l’intera durata del film. Come ciliegina sulla torta un finale che intristisce chiunque… tranne la protagonista.

18 Aprile 2013 in Un gioco da ragazze

Film penoso, trama alla ca**o di cane…fighe sbattute dappertutto come riempimento. Ma perchè buttare soldi? ma non era meglio risparmiarli?

caro regista, perchè questa perdita di tempo? / 8 Gennaio 2013 in Un gioco da ragazze

La recitazione è terribile, molto finta, le protagoniste sono ragazze vuote, senza una “morale”, banali, le tipiche ragazze stronze e troiette ampiamente facili da trovare ovunque.
La storia per alcuni versi è interessate, un inno al menefreghismo e allo spreco, per molti altri, invece, è noiosa e scontata il finale davvero assurdo e stupido o meglio dire stupide chi compie l’azione, ma comunque non prevedibile.
Film che, a meno di non siate masochisti, consiglio di non vedere!!

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22 Dicembre 2012 in Un gioco da ragazze

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

La storia è veramente idiota, come tutto il resto.
Elena, Alice e Michela sono le bulle di una scuola privatissima per gente con i dindi. Quelli che hanno il Fevvavi ecc. Elena è la capa, la boss, tutte la rispettano e la temono e sai perché? Perché è cattiiiiiiiiiiva! Ma tanto! Si scopa il tipo dell’amica, fornisce le paste, non rispetta niente e nessuno, è da prendere ma nemmeno a schiaffi, a gomitate. Anyway, arriva a scuola il solito professore giovane, con tanti ideali ecc, il solito, quello che c’è in tutti i film. Il quale è un tipo che giuro non sbatte quasi mai le palpebre O_O e passa il tempo a fare questa faccia strasorpresa e terrorizzata qualsiasi cosa succeda. E soprattutto cerca di cambiare Elena, le fa leggere Salinger, tutte quelle cazzate lì, perché lui non crede che sia così cattiiiiiiva. E invece sì!
E lei s’incazza ancora di più per il tentativo. E allora finisce per portarselo in casa, sventolargli il culo e la patonza davanti tantissimo finché lui non le salta addosso e la stupra, mentre lei riprende tutto.
Ma arriva il padre, colluttazione, il padre cade e muore. Lei se ne frega e va a coccolare il cane.
Finale, le amiche che avevano provato a ribellarsi sono ancora e sempre in adorazione di Elena, la quale non è redenta per niente, ma è e sempre resterà così. Cattiiiiiiiiiva!
É stato un gioco da ragazze.
Non si capisce bene perché tutti le stiano dietro, anzi, già solo le parlino, tanto è stronza lei, non fa una cosa non stronza in tutto il film, e tutti a cercare di redimerla. Boh.
Infine protesto perché si son spogliate tutte tranne quella che piaceva a me, cioè Michela se non erro. Bah.

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Non commettere atti impuri, a meno che tu non voglia! / 12 Dicembre 2012 in Un gioco da ragazze

Se potessi attribuire un aggettivo a questo film, lo definirei “fastidioso”.
Una storia prevedibile fatta di dialoghi agghiaccianti, resi ancora più ridicoli dall’atroce dizione delle giovani protagoniste agli esordi, che si (sor)regge su un copione (che sembra la brutta versione di O.C.) che fa acqua da tutte le parti e spesso s’inceppa, scadendo nell’inutilità.

Un gioco da ragazze vorrebbe puntare l’attenzione sul disagio giovanile odierno, soprattutto quello della classe più agiata dei giovani italiani. Ragazzi che subendo l’assenteismo dei genitori-imprenditori, cercano conforto in altri tipi di “attenzioni”. Come una tirata di coca, una scopata in discoteca o un abito costoso..
Ma quello che poteva essere un buono spunto per un film intelligente sulla gioventù bruciata di oggi, si è rivelato una boiata colossale. Una storia brutta, girata malamente e condita da altrettanti elementi catastrofici.

Inizialmente mi era balenato in mente l’idea che Un gioco da ragazze fosse una specie di versione italiana del più vecchio Thriteen (ve lo ricordate?) ..e invece un cazzo! Qui non si parla d’altro che di tre deficienti il cui unico scopo nella vita è assomigliare a Paris Hilton o Kate Moss. WOW!

Non ho idea di come sia il libro di riferimento (né voglio saperlo!), ma Rovere va indubbiamente fuori tema, puntando troppo sul fastidioso (mi ripeto) personaggio di Elena, che non è altro che un bel contenitore vuoto. Una perfida stronzetta che per sopprimere la solitudine che da sempre le invade la vita, tratta chiunque di merda, anche le sue cosiddette “amiche”, che sono più delle succubi cameriere che delle confidenti. Elena non prova sentimenti, odio a parte. Usa la tattica delle lacrime per ottenere ciò vuole. E’ una di quelle che potrebbe benissimo dire “io sono io e voi non siete un cazzo”, credendoci! Ma è inutile analizzare il suo personaggio nel profondo, perché quello che evidenzia il film è ben altro. Non è altro che una troia, una bulletta che si atteggia da gran donna pur avendo 17/18 anni. “Se vede che non ha mai preso du schiaffi”, direbbe mia nonna.

Un gioco da ragazze è un film ricco di luoghi comuni, che vorrebbe dire molto ma non coglie mai nel segno. Sembra quasi una versione ancora più brutta e grottesca di Melissa P., tant’è che fu vietata la visione al cinema ai minorenni (poi ritirata).
Rovere dà vita ad una pellicola senz’anima e senza contenuti, che punta al nichilismo privo di morale e alla provocazione.

Buono il clima di critica sociale e la colonna sonora, ma davvero pessimo il risultato finale.

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