Recensione su Ultimo tango a Parigi

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Capolavoro / 20 Gennaio 2019 in Ultimo tango a Parigi

Un film morboso, profondo, malinconico, suggestivo, triste e che rappresenta pienamente tutte quelle contraddizioni, tutte quelle solitudini che caratterizzano da sempre noi esseri umani, che spesso sono insite in noi e che solo attraverso il sesso riusciamo a far uscire allo scoperto.
Il sesso diventa così l’unica forma di linguaggio, l’unica forma di dialogo, ancor prima della conoscenza reciproca.
Marlon Brando è semplicemente divino in questo film, lui è l’emblema dell’intera vicenda, lui e le sue paure, le sue incertezze, i suoi fantasmi da nascondere. Il suo senso di solitudine, di desolazione di chi nella vita ha perso tutto ciò che amava è devastante.
E’ un film difficile da guardare, da sopportare(si prova quasi del male fisico durante la visione),una vera e autentica opera d’arte, un film di un’attualità quasi sconvolgente.
Mi auguro che, a quasi cinquant’anni dalla sua uscita, finalmente i cinefili lo riscoprano e gli diano il giusto merito, senza lasciarsi andare a stupide critiche etiche e morali.

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