Recensione su Ultimatum alla Terra

/ 19517.682 voti

Klaatu, Barada, Nikto! / 4 Febbraio 2013 in Ultimatum alla Terra

Pioneristico film fantascientifico, diretto da Robert Wise (tra le altre cose del tale ricorderei la serie culto Star Trek ma non solo)l la pellicola in questione pur essendo del ’51 ha ancora ottime carte da giocare. Negli anni ’50 il genere fantascientifico dava spettacolo e risentiva molto del clima che si respirava allora. Anni di tensione, anni di conflitti periferici, per citare un film di casa nostra: “Anni difficili”. Il conflitto URSS-USA veniva riportato anche nelle grandi sale. Pensiamo a L’invasione degli Ultracorpi per esempio.
Ora, la pellicola in questione “Ultimatum alla Terra” lascia dei piccoli spazi anche a questi temi, con delle battute che a mio avviso sono a dir poco epiche.
La trama è piuttosto lineare, non ci sono colpi di scena, per lo meno non eclatanti.
Un alieno proveniente da un pianeta distante 400 milioni di chilometri o poco più, arriva a bordo della sua navicella spaziale. Ora, il film chiama la navicella in un modo assurdo che non ricordo ma mi ha fatto crepare dalle risate. Dicevo, giunge sulla Terra questo alieno dal nome pittoresco, Klaatu. Avete presente E.T ? Mars Attack ?
Alien e compagnia canatado ?
Dimenticateveli, poiché il nostro alieno è identico all’umano medio.
Anche se Klaatu è pacifico, almeno al momento, gli Americani hanno la bella idea di sparargli. Il film non finisce qui poiché la razza di Kalatu ha una conoscenza a livello medico/teconologico maggiore della società occidentale moderna e soprattutto perché c’erano ancora soldi da spendere e il regista voleva spenderli.
Klaatu è accompagnato da Gort un robot violento ma obbediente che devasta le armi impugnate dai soldati per ferire il suo padrone.
Il film prosegue con la fuga dall’Ospedale militare, Klaatu che diventa Carpenter (non il regista, diventa un Mario Rossi qualsiasi) e inizia ad avere dei rapporti con l’umanità. Ottima la scelta del regista, egli denuncia l’ottusità, la caccia al Rosso (tradotta nella caccia all’alieno) tipica di quegli anni presso il Nuovo Continente. Bella la battuta che fa Klaatu/Carpenter a un giornalista, il quale chiede se non ha paura dell’alieno: “No, non ho paura dell’alieno, ho più paura del pensiero della gente che non comprende..” .
Ma dove è giunto il nostro eroe e perché è giunto ?
E’ giunto a Washington, capitale della Società Occidentale, per trasmettere un messaggio profetico: “Avete una rudimentale tecnologia, faccio riferimento all’atomica. Presto potrete usufruirne, creare razzi come il mio ed andare a vostro piacimento in giro nell’universo. Vi è un solo problema, ogni volta che vi muovete fate danni e scoppia una guerra”.
Queste rielaborate sono le parole di Klaatu che aggiunge: “O cambiate il vostro modus operandi o la Terra verrà distrutta dalla Confederazione Galattica”.
Tra le altre cose, la Confederazione Galattica è un po’ come l’ONU un’associazione garante della pace. Unica differenza ?
Quando si muove, si muove bene mica come nel 1996 a proposito del genocidio del Rwanda… e altra piccola differenza è la presenza dei robot, cazzutissimi robot come Gort che fanno vivere in modo pacifico tutti quanti.
Certo attraverso il rischio della violenza, ma il fine ultimo è il vivere in modo pacifico e in fondo, chi siamo noi per giudicare ?

La pellicola mi è piaciuta molto, la consiglio a tutti gli appassionati del genere e non solo, sorprendente l’ allegoria cristiana, il protagonista scende dal cielo, viene tradito, muore e resuscita. Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno.
Proprio come Cristo non fa ammazzare da Gort/God/Dio l’invincibile i suoi carnefici.
Mi sembra tutto, no mancano le note del Don.

Note del Don
La frase “Klaatu, Barada, Nikto!” verrà ripresa ne “L’armata delle Tenebre” di Sam Raimi.
DonMax

Lascia un commento