U-Boot 96

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U-Boot 96

1941. Dal porto francese di La Rochelle prende il mare il sommergibile tedesco U-Boot 96, a caccia di convogli britannici nell'Atlantico. Quando il pericolo dei cacciatorpedinieri inglesi sembra scampato, un ordine dagli alti comandi della marina impone al sottomarino di raggiungere l'Italia anziché tornare indietro alla base. Ma ciò significa passare dallo Stretto di Gibilterra, controllato palmo a palmo dagli inglesi. La missione sembra fin da subito destinata a fallire...
hartman ha scritto questa trama

Titolo Originale: Das Boot
Attori principali: Jürgen Prochnow, Herbert Grönemeyer, Klaus Wennemann, Hubertus Bengsch, Martin Semmelrogge, Bernd Tauber, Erwin Leder, Martin May, Heinz Hoenig, Uwe Ochsenknecht, Claude-Oliver Rudolph, Jan Fedder, Rita Cadillac, Ralf Richter, Joachim Bernhard, Oliver Stritzel, Konrad Becker, Lutz Schnell, Martin Hemme, Otto Sander, Günter Lamprecht, Thomas Boxhammer, Roger Barth, Günther Franke, Christian Bendomir, Norbert Gronwald, Albert Kraml, Jean-Claude Hoffmann, Peter Pathenis, Arno Kral, Christian Seipolt, Helmut Neumeier, Ferdinand Schaal, Wilhelm Pietsch, Rolf Weber, Dirk Salomon, Lothar Zajicek, Sky du Mont, Ulrich Günther, Edwige Pierre, Maryline Moulard, Günter Spörrle, Mostra tutti

Regia: Wolfgang Petersen
Sceneggiatura/Autore: Wolfgang Petersen, Dean Riesner
Colonna sonora: Klaus Doldinger
Fotografia: Jost Vacano
Costumi: Monika Bauert
Produttore: Günter Rohrbach, Michael Bittins, Edward R. Pressman, John W. Hyde, Mark Damon Johnson, Ortwin Freyermuth
Produzione: Germania
Genere: Azione, Drammatico, Thriller, Guerra, Storia
Durata: 150 minuti

Dove vedere in streaming U-Boot 96

L’altra sponda della guerra che spesso dimentichiamo / 29 Agosto 2017 in U-Boot 96

Un film che volevo vedere da un pezzo, e quando finalmente ce l’ho fatta non mi ha deluso per niente.

Uno dei rari film sulla Seconda Guerra Mondiale che ci mostra il conflitto visto dalla parte dei tedeschi, mostrandone il lato umano, e ricordando che perfino gli uomini sotto la svastica, spesso erano persone normali mandate al macello.
Non una opera quindi di giustificazione o rivendicazione del regime nazista, ma un messaggio di fratellanza fra tutti gli esseri umani, divisi purtroppo da concetti e barriere artificiali come la nazionalità, l’ideologia, l’odio e la paura instillata da noi stessi.

Lodevoli anche il livello tecnico, la recitazione e la riproduzione maniacale degli ambienti interni.

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Bare d’acciaio / 16 Ottobre 2016 in U-Boot 96

Un film sulla seconda guerra mondiale “dalla parte dei tedeschi” costituiva un rischio notevole, soprattutto nei primi anni ’80, quando il ricordo del conflitto era ancora vivo nella mente di molte persone.
Ciononostante Petersen costruisce una pellicola sincera e realistica, dove le paure e la solitudine dei soldati inviati sui fondali dell’Atlantico (con l’obiettivo di affondare il naviglio nemico e di conseguenza sfiancare la resistenza britannica) emergono completamente, soprattutto grazie ad un cast di attori sconosciuti al grande pubblico, ma che si immergono perfettamente nella parte.
Il regista riesce nella non facile impresa di tenere sempre viva l’attenzione dello spettatore per la notevole durata di oltre 200 minuti (nella versione Director’s cut), pur nella non facile condizione di un’azione soltanto fittizia (buona parte della pellicola è occupata dagli ordini dettati dal comandante agli ufficiali per pilotare il sommergibile), ma soprattutto nonostante l’ambiente claustrofobico in cui sono ambientati, largo circa, oltre i tre quarti del minutaggio.
Ne viene fuori un film di guerra insolito, totalmente estraneo ai canoni hollywoodiani, quelli in cui i tedeschi sono ricostruiti come automi cinici e diabolici.
Ma soprattutto è una pellicola che descrive uno degli aspetti della seconda guerra mondiale meno conosciuti, quello della guerra sui mari e, in particolare, della guerra sottomarina e della vita degli equipaggi dentro questi mezzi tanto affascinanti quanto sempre pronti a tramutarsi in bare metalliche, destinate a posarsi per sempre sui fondali con il loro contenuto di vite e di paure.

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11 Dicembre 2013 in U-Boot 96

Antimilitarista, spietato e claustrofobico, una prodotto tecnicamente al di sopra della media del cinema tedesco.

Una perla del cinema Europeo / 27 Maggio 2013 in U-Boot 96

Toccando una delle parti forse più affascinanti e meno conosciute della Seconda Guerra Mondiale Wolfgang Petersen ricrea quella che era la guerra combattuta nei cosi detti ” Sommergibili” . Una pellicola che tocca e mostra la monotona e stressante vita quotidiana a bordo di queste bare d’acciaio, non nei panni dei soliti alleati ma ben sì dalla parte dei marinai dell’asse. Un film che riesce a ricreare perfettamente l’atmosfera claustrofobica e snervante dell’attesa vissuta non da protagonisti stereotipati ma da ragazzini e uomini consumati dalla guerra.
L’attesa del cacciatore che diventa facile preda di nemici senza volto che scaricano quintali di bombe di profondità nella speranza di stanare questo lupo tedesco a caccia di pecore inglesi.
Un film che non ha il finale felice tanto sperato per l’equipaggio dell’ U-96 che provato da settimane di dura navigazione torna a casa salutato da attacchi dei cacciabombardieri della RAF . Una pellicola che fa riflettere,d’obbligo per tutti gli appassionati del genere e caldamente consigliato per chi ha sempre voluto vedere cosa si provasse a combattere circondati tra le immensità oceaniche.

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