Recensione su Tutto quello che vuoi

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Gradevole ed empatico / 9 Gennaio 2019 in Tutto quello che vuoi

Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni è film estremamente gradevole e ben realizzato sulla crescita e sul valore della memoria (che, in questo senso, vagamente, per via del contesto storico e dell’anzianità del co-protagonista, mi ha ricordato la sottotrama de La finestra di fronte di Ozpetek) e molto ben interpretato, in cui spiccano i due attori protagonisti, il giovane Andrea Carpenzano (molto bravo anche ne La terra dell’abbastanza dei gemelli D’Innocenzo) e del grande vecchio Giuliano Montaldo, dotato -a 87 anni- di una presenza scenica impeccabile e premiato per questa interpretazione ai David 2018.

Nonostante l’apparente “normalità” della trama e la prevedibilità di alcuni passaggi narrativi, compresa la declinazione in racconto di formazione, il film di Bruni si distingue per il carattere leggero ma prodondamente empatico, legato, a mio parere, a un buon lavoro di scrittura che ha definito con precisione caratteri del contesto e dei personaggi (bello anche quello di Laura, la vicina di casa, interpretata da Raffaella Lebboroni).

Da vedere.

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