Recensione su Truth - Il prezzo della verità

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Il prezzo della superficialità / 1 Agosto 2016 in Truth - Il prezzo della verità

Un film paradossale, che sembra dimostrare alla fine l’opposto della tesi che presumibilmente intendeva provare (se il titolo va preso alla lettera). La protagonista e i suoi colleghi appaiono estremamente superficiali; la gestione degli esperti calligrafici e tipografici è semplicemente suicida. E l’accesa difesa finale della Mapes toglie poco o nulla alle sue responsabilità, anche ammettendo che i documenti fossero autentici. Dan Rather sembra a tratti disinteressato ai dettagli dell’inchiesta e in balia del proprio staff (vedi la scena dell’intervista a Burkett). Questi non sono eroi del giornalismo, ma divi troppo sicuri di sé. Il film (peraltro lunghissimo) è sfuggito al controllo del suo autore.

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