Tropic Thunder

Storia delle riprese di un film di guerra con gli attori che vengono costretti, per evitare un fiasco che sembra prevedibile, a girare il suddetto film nel bel mezzo della giungla del sud-est asiatico. I guai non tarderanno ad arrivare.
Bellissima commedia irrivente, politicamente scorretta e cattiva che fa il verso non soltanto ai film di guerra, ma un po’ a tutta Hollywood. Bravissimo Robert Downey Jr., bene anche Ben Stiller, un po’ sottotono secondo me Jack Black. Si ride tanto, ci sono scene d’azione che sfociano nel comedy fatte bene e c’è anche spazio per riflettere. Una delle migliori commedie degli ultimi anni, assolutamente consigliata.

A fare un film demenziale ci vuole poco, a fare un film demenziale che fa ridere ci vuole qualcosina in più; per fare un film così, un action comedy che fa ridere e si prende gioco dello star-system, una bizzarra e originale meta-parodia del genere guerresco con i suoi patetici eroi e i suoi luoghi comuni, ci voleva anche un ottimo regista. Alla faccia di ogni intellettualismo da settima arte, Ben Stiller lo è eccome; è un gran bravo regista, che ha saputo rendere alla grande un cast stellare (il flop era dietro la porta), ha giocato intelligentemente con ogni tipo di spettatore esagerando con ottimi effetti speciali e giochi d’artificio (così c’è chi sgrana gli occhi e chi può scatenare il suo sorrisetto ironico, e sono contenti tutti). E ha pure maneggiato con irresistibile irriverenza ogni materia tabù, dalla razza al sesso, dal mentecattismo hollywoodiano a feroci bambini armati fino ai denti, strappando sempre un sorriso. Bravi tutti, per me resta indimenticabile la performance di Jack Black schizzato eroinomane in crisi d’astinenza.