Recensione su Tre colori - Film blu

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30 Novembre 2012

Brividi.
Dal primo all’ultimo minuto.
Dalla geniale sequenza iniziale, rasente all’asfalto, con lo pneumatico in primo piano, sobbalzante.. all’altrettanto geniale finale, mistico ed evocativo, (voglio esagerare) all’altezza di quello del 2001 di Kubrick.
L’intero film é un climax struggente.. Un inizio doloroso ma sostanzialmente asettico.. Un finale enfatico, arrembante.
Un soffocante dilemma esistenziale, dai contorni filosofici, accompagna l’intera pellicola.
Kieslowski é un artista e su questo non ci piove.. le sue inquadrature da prospettive improbabili hanno spesso qualcosa di magico.. (vedi nei primi minuti, in ospedale, il risveglio di Julie dopo l’incidente).
Un regista a cui piace giocare coi riflessi, magistralmente.
Un regista che riesce a infondere come pochi il senso del dramma.
“Marie perché piange? – Perché lei non piange!”
Quello di Julie é uno dei personaggi più complessi che mi sia capitato di incrociare in un film: cinismo, redenzione, egoismo, libertá. Semplicemente ininquadrabile.
Momenti emotivamente fortissimi.. gli schermi neri prima delle risposte di Julie, metafora delle sinapsi in azione.
Il blu é, ovviamente, il colore dominante: dall’uso dei filtri, ai dettagli, agli oggetti, più o meno simbolici. Blu sono i cristalli, unico ricordo materiale della figlia.. Di un blu surreale é la piscina, unico posto in cui Julie riesce a sfogare il proprio dolore.
Kieslowski é semplicemente geniale.

7 commenti

  1. alex10 / 26 Settembre 2013

    sai, il film mi è piaciuto abbastanza.
    Voglio dire, ci sono molti aspetti tipici dell’arte di kieslowski…la musica le inquadrature…per carità le ho apprezzate moltissimo…kieslowski è un grandissimo artista e anche un ottimo pensatore…mi piace molto
    detto questo mi aspettavo comunque un po’ di più…ecco, avrei desiderato una minore complessità dei personaggi e invece una maggiore complessità nella trama che forse avrebbe alterato in modo ancor più significativo il film dando più spazio al dilemma esistenziale e quindi avrei anche gradito una lentezza ancora più esasperante (che comunque sarebbe arrivata di conseguenza) in modo da far uscire ancora un po’ di più fuori il senso del dramma che, è comunque piuttosto definito ma non tantissimo quanto invece nella stragrande maggioranza dei decaloghi per esempio.
    Comunque, kieslowski, lo considero un maestro….grandissimo nel rappresentare il dramma dell’esistenza dell’uomo…sia sull’amore e sul tradimento…sugli istinti selvaggi dell’uomo e sia anche sulla morte. Un grandissimo regista.

    • hartman / 26 Settembre 2013

      io lo trovo finito, ma le tue osservazioni sono soggettivamente comprensibili…
      p.s. tra un mese torno attivo, non disperate…

      • alex10 / 26 Settembre 2013

        wuahu è un bel po’ che non pubblichi…XD

        allora sono stato fortunato che hai visto il commento eheheeheh
        avrei dovuto citarti 🙂 🙂

        • hartman / 26 Settembre 2013

          ho visto la notifica mail…
          eh sì, son più di 3 mesi.. ancora uno e tornerò alla grande..
          magari con un kieslowski 🙂
          ciao

          • alex10 / 26 Settembre 2013

            ahahahah non vedo l’ora…tra l’altro gli altri due della trilogia presto li vedrò !! 😉

            ciao !! XD

  2. paolodelventosoest / 24 Maggio 2016

    Pure io ho avuto la stessa sensazione sulla prova della Binoche: sensazionale davvero!

  3. hartman / 24 Maggio 2016

    che gran film @paolodelventosoest… o, per meglio dire: che gran trilogia, visto che gli altri due sono complessivamente di pari livello, superiori in certi aspetti, meno in altri, ma comunque tutti di livello elevatissimo…

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