Recensione su Tre colori - Film bianco

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26 Luglio 2011

Secondo qualcuno è il meno riuscito della triade francese di Kieślowski, ma a mio avviso è il più coinvolgente e, adesso come adesso, forse è di una certa attualità.
La storia è quella di un marito polacco, richiamato in Francia da una moglie sadica e velenosa che da lui vuole divorziare. E lo fa portandogli via tutto e riducendolo in povertà. Il ragazzo non si demoralizza e ritorna in Polonia e da qui inizia a ricostruirsi una vita. Con un obiettivo.
Interessante e grottesco, dovrebbe essere incentrato sul tema dell’ugualgianza (il BLU è la libertà e il ROSSO la fraternità), che emerge nel finale confondendosi però con il mezzo scelto per descrivere questo tema.
Senza nulla togliere alla Binoche (veramente brava in film BLU) MZbigniew Zamachowski è davvero perfetto per la parte e anche l’algida Julie Delpy, per quanto in minima parte, riesce davvero a trasmettere l’odiosità della sadica mogliettina.

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