Recensione su Trauma

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Adieu, Dario. / 7 Giugno 2020 in Trauma

Argento deve oramai rassegnarsi, gli anni ’70 sono finiti, mi dispiace per lui ma non siamo più nei suoi anni d’oro, ormai deve rassegnarsi lui ma dobbiamo farlo, purtroppo, anche noi, Argento è ormai deceduto, di quel regista brillante che ha incantato platee di spettatori amanti dell’horror negli anni’70-’80 con i suoi capolavori non è rimasto che un pallido fantasma, un clone impazzito che cerca in tutti i modi di imitarlo con risultati a dir poco catastrofici.
Tra tutte le orribili produzioni moderne(mi riferisco a “Il cartaio”, a “non ho sonno”, a “la sindrome di Sthendal”, a “il fantasma dell’opera”)Trauma è, in parte, l’unico salvabile, la trama in fondo non è poi così male, anche se mi sa di già visto(per alcuni tratti mi è sembrato di rivedere uno dei suoi maggiori successi, “Profondo Rosso”), la fotografia e gli effetti speciali sono più che buoni, il colpo di scena finale è da maestro(si vede che ancora non ha perso completamente la mano) ma ciò che fa abbassare notevolmente la media(e questo discorso vale anche per i film successivi) è la presenza di quella sciaquetta insopportabile e viziata di sua figlia Asia.
Non riesco proprio a capire cosa ci trovino in lei(solo agli americani poteva piacere questa), la trovo insopportabilmente inespressiva e patetica in ogni ruolo che interpreta(vi giuro che al milionesimo piagnucolio avevo voglia di fracassargli una sedia tra le gengive).
C’è da dire che il suo “compagno”, l’insulso e sconosciuto Christopher Rydell, non l’ha di certo aiutata ma sappiamo bene come la scelta degli attori sia sempre stato uno dei talloni d’Achille di questo regista ma la presenza della figlia nei suoi film da trent’anni a questa parte ha davvero rovinato quel poco di buono che ancora si poteva trovare nelle sue pellicole anche se, se devo essere sincera, il problema principale è da riscontrare in lui, nella sua totale assenza di personalità, quella personalità che un tempo lo aveva reso un grande nel suo genere.
Consigliato solo agli appassionati di questo regista, a quelli che ancora provano un moto di nostalgia nei suoi confronti, a quelli che ancora vorrebbero vederlo realizzare, almeno per una volta soltanto, un film come quelli che realizzava un tempo, ma sappiamo quanto ciò sia ormai impossibile, Argento è morto e dalla morte non si torna più indietro.
Adieu Dario e grazie per quello che ci hai dato in questi anni, ora faresti meglio a ritirarti, fallo per chi ti ha amato e ancora continua a farlo, non buttare anni di carriera nel water, tira fuori un pò di dignità e di amor proprio e soprattutto non far più recitare tua figlia, risparmiaci ancora quest’orrore.

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