Recensione su Trainspotting

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Perfetto / 24 Aprile 2012 in Trainspotting

Le vicende di un gruppo di ragazzi Scozzesi che si drogano.
Non è niente di che la trama, in realtà.
Eppure, ogni volta che lo si guarda, ci si sbatte il muso contro.
Kubrick, in Shining, fa chiudere gli occhi al piccolo protagonista con una funzione puramente didattica per lo spettatore attento: dietro quello schermo c’è pura finzione e basta chiudere gli occhi per dimenticare e tornare alla realtà…
…Ed è qui che Danny Boyle spiazza tutti: non basta chiudere gli occhi con quei ragazzi , c’è bisogno di tapparsi le orecchie e di rimuovere ciò che si è visto.
Il dolore, la disperazione, l’ansia e l’euforia in una climax che sembra non raggiungere mai la spannung, ma declinarla, per arrivare alla fine della pellicola guidati da una colonna sonora sapientemente scelta (ricordiamo Born Slippy, brano perfetto per questo film).
Icasticità. E’ questo che si vuole da un film ed è questo che Trainspotting ci regala.

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