Trainspotting

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Trainspotting

Edimburgo, primi anni Novanta: Mark Renton è giovane, carino e completamente dipendente dall'eroina; contornato da una massa di amici stralunati e fatti almeno quanto lui, trascina la sua vita tra un furtarello, una partita di calcio e una rissa al bar. Smetto, non smetto: questo il ritornello; ma quando l'eroina arriverà feroce a presentargli il conto, Mark dovrà decidere davvero cosa fare della sua vita. Tratto dall'omonimo romanzo di Irvine Welsh.
laschizzacervelli ha scritto questa trama

Titolo Originale: Trainspotting
Attori principali: Ewan McGregor, Ewen Bremner, Jonny Lee Miller, Kevin McKidd, Robert Carlyle, Kelly Macdonald, Peter Mullan, James Cosmo, Eileen Nicholas, Susan Vidler, Pauline Lynch, Shirley Henderson, Stuart McQuarrie, Irvine Welsh, Dale Winton, Keith Allen, Kevin Allen, Annie Louise Ross, Billy Riddoch, Fiona Bell, Hugh Ross, Victor Eadie, Kate Donnelly, Finlay Welsh, Eddie Nestor, Mostra tutti

Regia: Danny Boyle
Sceneggiatura/Autore: John Hodge
Fotografia: Brian Tufano
Costumi: Rachael Fleming
Produttore: Andrew Macdonald
Produzione: Gran Bretagna
Genere: Drammatico, Commedia
Durata: 94 minuti

Dove vedere in streaming Trainspotting

Il film riassunto male. / 7 Luglio 2020 in Trainspotting

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Cinque drogatazzi scozzesi si fanno come bestie, finché uno di loro sente un pezzo degli Underworld e decide di smettere.

Trainspotting / 22 Maggio 2020 in Trainspotting

Il film più stupido, superficiale, grottesco e patetico sulla dipendenza da droga e sugli anni ’90, girato da un regista dalle capacità modeste(non riesco a trovare un singolo film di Boyle costruito bene, sia a livello narrativo che a livello visivo), dove c’è pure spazio per una critica populista all’inverosimile al mondo borghese(cacchio, se vuoi attaccare la borghesia fallo bene, non farlo con i soliti cliché) e scene che non ho mai capito se debbano farmi riflettere, lasciarmi indifferente o alimentare la mia già grande fobia degli aghi. La trama è una delle cose più scontate mai viste: non c’è un colpo di scena, sembra che si sappia già dall’inizio della scena cosa succederà durante la suddetta. Oltre al fatto che non esiste un pensiero, una riflessione dietro Trainspotting: solo un desolante nulla(fosse almeno diretto bene questo nulla, invece anche a livello di grammatica cinematografica siamo tra lo scarso e il vuoto). C’è chi lo considera il più grande cult degli anni ’90: io lo considero il più grande bluff degli anni ’90(tanti altri film hanno raccontato il vuoto valoriale post anni ’80 in maniera molto migliore e molto interessante), perché pur avendolo rivisto tre volte, dietro Trainspotting non vedo nulla se non un regista affetto da chiari problemi di ego ipertrofico. Boccatissimo.

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Spettacolare / 7 Dicembre 2017 in Trainspotting

Un film assolutamente meraviglioso che a molti potrebbe sembrare una sorta di incentivo ad assumere eroina. Quest’opera ti mette in una situazione di guardarti dentro, fin dal primo istante in cui Ewan Mcgregor apre bocca ti fa sentire esattamente una me**a, un rifiuto do essere umano che non fa assolutamente niente dalla mattina alla sera; ti fa sentire come se fossi nato per non fare un ca**o e morissi senza fare un ca**o sprecando l’intera vita. Ti fa vedere lo schifo che è lui e ti mette faccia a faccia con lo schifo che sei tu e ti fa sentire nettamente peggio, ti fa vedere la realtà, che non serve essere dei drogati per essere delle persone di me**a.

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Sarò impopolare / 30 Agosto 2017 in Trainspotting

Ho messo 5 a Trainspotting, ma senza rabbia. Perchè per esprimere un giudizio negativo su un cult si devono sovente affilare le armi e strillare più forte degli altri; ma io vorrei archiviare con pudore il film più noto di Danny Boyle, regista che apprezzo molto, limitandomi a fare qualche osservazione personale.
E’ un film generazionale, più precisamente un film della mia generazione, io l’ho mancato in quegli anni e probabilmente all’epoca ne sarei rimasto affascinato tanto quanto i miei vecchi compagni. Oggi le sensazioni di un film come questo, studiato per colpire e sedurre, arrivano in maniera differente.
I personaggi sono certo memorabili, soprattutto il Renton di Ewan McGregor e il fantastico Begbie di Robert Carlyle, gagliarda la colonna sonora dove spicca l’ ipnotica Born Slippy. Ma come è avvenuto per Fight Club, è la retorica di fondo di Irvine Welsh che finisce per infastidirmi; non si tratta di una banale reazione moralista, piuttosto è la consapevolezza dell’astuzia un po’ subdola di questo autore che mi risulta irritante. Condivido pure io una sana rabbia sociale verso l’imborghesimento ma non sopporto l’idea che per combatterlo bisogna perorare l’autodistruzione.
Danny Boyle non è regista da seguire pedissequamente un soggetto, tuttavia non può staccarsi del tutto dall’impianto; geniali le sequenze oniriche come l’immersione nel peggior wc di Scozia e altre trovate fantasmagoriche che attutiscono questa pesante cappa nichilista.

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Cult! / 22 Agosto 2017 in Trainspotting

Un cult.
Forse ancora non tutti l’hanno visto, ma lo conoscono.
Personaggi e scene che ti si imprimono e una storia che accappona la pelle.
Ottima interpretazione di Ewan McGregor su una splendida colonna sonora.
Forse il miglior film di Danny Boyle.
Il monologo iniziale è davvero entrato nella storia…
7,5.