Diciamo che se fossero rimasti al 2 era ok / 27 Luglio 2023 in Toy Story 3 - La grande fuga
Un po troppo, non andrò avanti ancora a vederli, ormai è trito
Un po troppo, non andrò avanti ancora a vederli, ormai è trito
commuove e diverte, Pixar si conferma al top
Molto bello: un 7 e mezzo convinto. La scena della fornace fa venire il groppo in gola, ma Buzz versione spagnola è epico!!
Un meraviglioso film corale come la Pixar aveva smesso di fare da anni, e che a me mancavano tantissimo, e che sono il vero marchio di fabbrica Pixar, quello sotto cui nacquero, quello che li ha ispirati, e paradossalmente quello che ha fatto guadagnare loro (relativamente) meno soldi.
IL PIU’ BEL FILM D’ANIMAZIONE DI TUTTI I TEMPI.
Questa è una delle saghe più riuscite del panorama cinematografico!!
Tutto viene ripreso film dopo film e nessuna storia rimane tralasciata, tutto ha un senso logico e tutto viene spiegato.
Il terzo rispetto al secondo è molto più legato al primo: Andy per quanto sia cresciuto rimane il bambino che abbiamo imparato ad amare lungo i 3 film è come se lui sapesse con certezza che i suoi giocattoli sono reali e vivi e che abbandonarli significherebbe dimenticare dei amici. commovente da morire e quando lo vedo piango sempre parecchio, soprattutto durante il finale!!
Ho pensato che la prima recensione in questo sito dovesse per forza essere per questo film, non ho potuto farne a meno, per toy story è stato amore a prima vista. Quando è uscito al cinema la mia mamma mi accompagnò e io ne rimasi estasiato, volevo Woody, era il mio preferito e non riuscivo a smettere di desiderarlo. Sono passati gli anni e mi ritrovo a volerlo ancora. La trama di questo film non è mai scontata e banale, ti tocca l’anima in ogni minuto, per questo nonostante la mia ventenne età, sono scoppiato a piangere a metà film e non ho smesso più. La grafica è micidiale, il 3D non credo fosse tanto necessario, la seconda volta che sono andato a vederlo al cinema già mi dava fastidio, ciò nonostante questo film non annoia mai, più lo guardi e più diventa divertente e nello stesso tempo commovente. Si perché se sei nato tra la fine degli anni ottanta e l’inizio dei novanta, Toy Story rappresenta un cult indimenticabile. E così alla fine, un po’ come il protagonista ci si sente riconoscenti a chi ci ha dato tanto. Per lo meno a me questi personaggi hanno dato molto. La degna conclusione di una storia iniziata nel 1995, che ha fatto sognare piccoli e grandi…con serpenti negli stivali e pozzi avvelenati. Woody e Buzz non sono mai stati giocattoli, soprattutto in questo film, erano amici di vecchia data visti dopo troppo tempo. E la fine è stato un addio non la conclusione di un semplice film. Insomma a rischio di ripetermi: film geniale che merita il massimo dei voti.
Piaciuto. E’ una bella storia adatta anche ai grandi e a quelli che stanno diventando grandi per quel sano senso di nostalgia dell’infanzia.
Un capolavoro! Divertente, commovente… sono diventata di nuovo bambina!!!
E’ stata la degna conclusione di una saga straordinaria.
Poche volte ho pianto così tanto per un finale.
Ammetto di essere un fan dell’ultim’ora di questa spettacolare e divertente saga. Forse il mio giudizio può sembrare esagerato, ma penso che questo film si meriti il voto massimo per svariati motivi: 1perchè dimostra come un seguito possa essere migliore dei capitoli precedenti, 2 è anche una dimostrazione dei passi da gigante fatti dalla Pixar in fatto di animazione in computer grafica, 3 perchè è un cartone che ha davvero tutto. I protagonisti sono vari e divertenti, c’è molta azione, momenti di suspence, una storia che riesce a tenere incollati allo schermo fin dal primo minuto ed un stupendo epilogo. Davvero, il finale è uno dei più belli che abbia mai visto in un cartone come questo. Voto 10
Stavolta il corto che precede il film “Quando il giorno incontra la notte” non mi ha entusiasmato. Quasi più moralistico che divertente (come invece erano i precedenti della Pixar).
Il film invece mi è piaciuto molto, sul livello dei film precedenti con Woody e Buzz e il 3d aggiunge qualcosina in più.
L’inizio è fantastico: il frutto della fantasia di ogni bambino che si ritrova a giocare con i giocattoli immaginandoli impegnati in fantastiche avventure…
Il film alterna momenti più di azione e divertenti con altri più nostalgici (all’inizio si assiste alla crescita di Andy ma è soprattutto verso la fine che si fa quasi malinconico).
Compaiono nuovi personaggi: Lotso (l’orsacchiotto alla fragola, abbastanza bastardo), il Bambino e Barbie e Ken. Barbie è stata un pò una sorpresa (la pensavo più snob; invece è un personaggio completamente positivo) mentre Ken riflette l’immagine che gli avevo associato (uno stronzo praticamente 😉
Alcune scene estremamente divertenti, citare tutti i personaggi è praticamente impossibile; Woody e Buzz continuano ad essere i protagonisti principali ma sono ben spalleggiati dai loro soliti amici.
Ho l’impressione che la pixar stia seguendo le orme della disney, fa dei gran bei film d’animazione, ma non per i bambini. Questa è la storia di un ragazzo ormai grande che non gioca più con i suoi giocattoli, ed essi si preoccupano della fine che faranno. La pensione dei giocattoli. E quando si parla di vecchiaia e di pensione è normale che la storia prenda un retrogusto un tantino amaro.
E se questo non bastasse ci si mette anche un’atmosfera un pò alla Tim Burton o meglio Stephen King, con un bambolotto inquietante che ricorda i più terrificanti film dell’orrore. Non so, magari sono esagerata io, magari i bimbi guardano con occhi diversi dai miei, però io un pochino ho storto il naso sotto questo punto di vista.
D’altro canto le storie di Buzz e Woody riescono sempre a far divertire, e ci vuole una gran fantasia anche per questo. Un bel film d’animazione che riconferma la forza di Toy story (io ho pianto anche alla fine, vedete un pò come sto messa :D).
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