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Tournée

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Tournée: burrose solitudini / 2 Aprile 2015 in Tournée

Solitudini che si attraggono (cit.) in un film piacevolmente “inaspettato” che, per fortuna, evita sterili didascalismi sul mestiere della ballerina di burlesque e, più in generale, sulla vita itinerante degli artisti, affidandosi ad un racconto a più voci sull’eremitaggio (soprattutto sentimentale), imposto, voluto o inevitabile.

Fisici strepitosi, carnali e carnosi, quasi irreali nella loro burrosa ed esagerata voluttà, alcuni degni della “wonderful Hilda” (la pin-up formosa e un po’ distratta) di Duane Bryers, tanto che mi piace pensare che il gusto francese per la caricatura fisica non sia assente dall’immaginario del bravo Amalric, qui attore e regista.

Bella colonna sonora.
Ah, tremendo il doppiaggio italiano delle ballerine americane, tremendo, sembra una presa in giro.

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22 Dicembre 2012 in Tournée

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Questo era il film che per colpa della mia amica non ero potuto andare a vedere U_U e ancora non gliel’ho perdonata. Iniziamo col dire che il regista-protagonista è un tipo ganzo francese, che c’era anche nel veramente non troppo allegro Lo scafandro e la farfalla, e mi si dice fosse anche il cattivo di uno qualsiasi degli 007 nuovi (e qui uno sticazzi ci sta, Quantum of Solace, forse).
Qui la parte che sceglie per se stesso è quella di un agente che porta in giro per la Francia un gruppo di ballerine americane di burlesque, tutte del tutto fuori di melone, che esplodono vitalità da tutte le tette e le si tiene a fatica. Lui sembra uscito da un film degli anni ’70, Tony Manero sembra, ‘sti francesi, valli a capire. Anyway, ovviamente è sfigatissimo, è divorziato e ha dei bambini insopportabili e tutta una vita precedente che lo prende a pugni e che non riesce a lasciarsi alle spalle, e trova sollievo solo nella vita frenetica dello spettacolo un giorno qui e uno lì, senza requie. Le ballerine (che son proprio burlesque-ballerine veramente vere, non so se mi spiego), son cicce e grasse e difettose ma ne sanno tantissimo, fanno roteare i capezzoli e tutte quelle robe lì, e hanno dei nomi stupendi tipo Dirty Martini ecc.
Alla fine non so percome finiscono in un albergo vuoto dove finalmente ognuno può fare un po’ quel che ca**o gli pare, via dai limiti che negli altri posti sempre si trovano davanti. E lui si scopa, forse se non sbaglio proprio Dirty Martini, o forse no, ma chissenefrega, e amiamoci evviva, è tutto bellissimo.

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