8 Recensioni su

Total Recall - Atto di forza

/ 20135.6169 voti

a me è piaciuto e non poco / 20 Aprile 2020 in Total Recall - Atto di forza

andrà controcorrente ma per me è un ottimo film di fantascienza, l’ho visto senza farmi mille pippe sull’originale, il cult, il libro etc etc. Ce ne fossero di altre produzioni simili !

16 Giugno 2013 in Total Recall - Atto di forza

Per sfuggire a una vita noiosa e alquanto misera, Doug si rivolge a un’agenzia in grado di impiantare ricordi artificiali, ma qualcosa non va nel modo giusto…
L’atmosfera cupa e uggiosa della Colonia ricorda moltissimo i quartieri di Black Runner, le autostrade sospese nel cielo ricordano le città immaginarie di Metropolis, mentre i robot-poliziotti sembrano uscire da Star Wars e gli ascensori a cubo che si spostano in tutte le direzioni ricordano The cube.
Un film piacevole per trascorrere una serata divertente.

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17 Aprile 2013 in Total Recall - Atto di forza

Premetto che l’altro film che ho visto e mi è piaciuto non lo ricordo benissimo….cmq questo non è male….e al cinema non sarebbe stato male con tutti gli effetti speciali.
6 e mezzo.

30 Marzo 2013 in Total Recall - Atto di forza

In tutto e per tutto inferiore all’omonimo film degli anni 90. Funziona bene però come film d’azione: buon ritmo, ottima spettacolarità. Il cast è la nota dolente: i tre protagonisti non sono mai convincenti e viene sotto-utilizzato il sempre ottimo Bryan Cranston.

11 Febbraio 2013 in Total Recall - Atto di forza

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Indecisa tra 7 e 8, voto 7 per colpa della tizia bionda immortale che picchia duro e per l’eccessiva lunghezza di alcune scene. Credo di non aver visto Atto di Forza e se l’ho fatto ero troppo piccola per ricordare, quindi il film mi è sembrato ripercorrere bene o male Paycheck. Non che Paycheck già di suo fosse molto originale. Insomma, la trama è stra-usata, a parte questo, però, c’è da dire che sapevo cosa stavo per vedere, e che già il trailer te lo dice chiaro. Quindi ho trovato il tutto molto onesto e coerente. Ho apprezzato la facilità con cui si riescono a capire gli avvenimenti, che sono abbastanza intrecciati ma comunque chiari. Non sapevo ci fosse Ethan Hawke, è stato piacevole scoprirlo. Bisognerebbe sfatare il mito che un film incentrato sugli effetti speciali sia un brutto film a prescindere. Il cinema è una forma d’arte visiva, sonora. Se poi porta anche una bella trama e un bel messaggio tanto meglio. Ma ci sono anche bei dipinti e belle poesie che puntano esclusivamente sulla bellezza del disegno o sulla bellezza delle parole e delle immagini che evocano. Io sono una sostenitrice degli effetti speciali, perché non basta avere tanti soldi per farne di belli, perché gli effetti speciali non escono da un computer fatti e finiti, ma vengono costruiti da persone in carne ed ossa che si impegnano e mostrano la loro bravura (ed arte) tanto quanto gli attori e tutti gli altri. Ecco, dopo queste paroline il mio voto (7 e 1/2) si scusa se dico che ho apprezzato tantissimo gli scenari di questo film che mi hanno incantata dall’inizio alla fine. Belle pure le musiche e interessanti alcune “invenzioni” futuristiche. Ad un certo punto mi è persino scesa una lacrimuccia (ma non faccio testo, io mi commuovo facilmente) quando in un preciso momento mentre il protagonista suona il piano alza la testa e sorride come se fosse tornato per un attimo bambino.

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Il voto sarebbe un 7.5 / 15 Ottobre 2012 in Total Recall - Atto di forza

A me è piaciuto molto, anche se la mia memoria labile mi impedisce di fare paragoni con l’originale con Arnold Schwarzenegger. La distinzione tra l’Unione Federale di Britannia e la Colonia viene accentuata dalla differenza di luce e di clima: la prima soleggiata e chiara, la seconda molto più cupa e piovosa. Il mistero iniziale riguarda a Colin Farrell e alla sua identità, i numerosi inseguimenti e le scazzottate tra donne (le splendide Kate Beckinsale e Jessica Biel) danno vita a un film pieno di ritmo e azione. Forse potevano dare maggiore spazio al capo dei ribelli… Del primo film mi ricordo a mala pena due particolari che ho ritrovato anche in questo secondo film: la donna con tre seni (chissà perchè mi è rimasta impressa 🙂 e una delle maschere che Schwarzy usava per passare i controlli (se non ricordo male, in questo film viene un pò usata come specchietto per le allodole).
Insomma un bel film con un misto di azione e fantascienza.

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action-movie dozzinale / 14 Ottobre 2012 in Total Recall - Atto di forza

non regge sicuramente il confronto con l’originale, frenetico remake di Atto di Forza del ’90. temi poco approfonditi, personaggi non troppo covincenti e trama lineare con qualche spunto interessante. il suo predecessore era più di un film d’azione, poneva interrogativi sul rapporto realtà/illusione più solidi e metteva lo spettatore in condizione di dubitare di ciò che realmente accadeva sullo schermo. questo è solamente uno dei tanti film in cui abbondano le sparatorie e gli inseguimenti, con ambientazioni ed effetti speciali di livello. mediamente sufficiente

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Ridateci Schwarzy / 13 Ottobre 2012 in Total Recall - Atto di forza

Quando le idee scarseggiano Hollywood si rifugia nei cari vecchi remake, spacciando film già visti come innovativi solo perché pompati di effetti speciali, nuove tecnologie di ripresa, tridimensionalità e altri specchietti per le allodole; in questo caso a farne le spese è il povero “Atto di forza” (1990) di Paul Verhoeven con Arnold Schwarzenegger e Sharon Stone, film che non sarà annoverato tra gli imperdibili capolavori della sci-fi ma che dopo due decadi fa ancora la sua porca figura. Ispirato a un racconto breve di Philip Dick, “Ricordiamo per voi”, questo remake ha la regia di Len Wiseman (regista e sceneggiatore di “Underworld” più il quarto “Die Hard” (2007)), che si preoccupa più di mostrare il film che di costruirlo, attingendo sia da Dick stesso sia da altri capisaldi della fantascienza, ormai diventati quasi stereotipati a causa del largo utilizzo; è incomprensibile il perché questo film abbia avuto bisogno di ben tre sceneggiatori (Bomback, Vanderbilt e Wimmer, sceneggiatore del bel “Giustizia Privata” (2009)) visto che il film è simile all’ originale del 1990 sia in linea generale sia in alcune scene ricalcate in modo vero e proprio come si fa con un disegno appoggiato contro la finestra. Come in altri film di qualità medio-scadente una botta di vita viene data dal comparto tecnico, in questo caso le scenografie dell’esperto Patrick Tatopoulos, che risultano efficaci e inquadrano bene il contesto dell’azione, e le musiche di Harry Gregson-Williams, autore anche delle musiche dei capitoli 2, 3 e 4 della saga di videogame “Metal Gear Solid”. Colin Farrell (il disgraziato “Alexander” (2004), l’ancor più disgraziato “Miami Vice” (2006), ultimo sostituto di Heath Ledger in “Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo” (2009)) sostituisce Schwarzy rendendo il suo personaggio meno iconico-kitsch e più realistico, ma in questo caso ciò è un male perché il film si appiattisce e perde il suo alone artigianale, diventando uno tra i tanti film futuristici. A Kate Beckinsale (protagonista della saga di “Underworld”, viva le raccomandazioni) l’ingrato compito di sostituire Sharon Stone in un ruolo più ampliato rispetto a quello della bionda accavalla-gambe, con Jessica Biel (l’ex Mary di “Settimo Cielo”, sul grande schermo in “Un matrimonio all’inglese” (2008), film salvabile in mezzo a cazzate varie ed eventuali) a ingaggiare i cari vecchi catfight (scazzottate tra fanciulle) piacevoli per un feticista e nulla più. Di contorno clichè assortiti: i “cattivi” non andrebbero a segno nemmeno con un missile termonucleare mentre i “buoni” hanno la mira di Tex Willer, i personaggi secondari sono caratterizzati in modo trito e ritrito, le scene di inseguimento sono eccessivamente lunghe. Spiace soprattutto per gli onesti Bill Nighy (Davy Jones nella saga/sega de “Pirati dei Caraibi”, “I Love Radio Rock”, “Love Actually”) e Bryan Cranston, meraviglioso papà nella serie tv “Malcolm” e già visto negli ultimi anni in “Drive” (2011) e “Rock of Ages” (2012).

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