Recensione su Il fascino indiscreto dell'amore

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Il fascino discreto della sopravvalutazione / 8 Febbraio 2016 in Il fascino indiscreto dell'amore

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Onestamente dalle recensioni che avevo letto mi sarei aspettata di più.
Premettendo che non ho letto il libro, il film è…scialbo.
Una ragazza in cerca di identità che si identifica nella nazione in cui è nata (il Giappone) pur non avendone la cittadinanza.
E allora che bello il giappone, che belle le strade giapponesi, che bella la montagna giapponese, che bello il filo d’erba che esce dal marciapiede di una viuzza giapponese..
Tutto bello, bellissimo perchè vive in Giappone ed è giapponese.
Salvo poi fare degli svarioni assurdi che giusto un occindentale con scarsa considerazione della nazione in cui va potrebbe fare: mettersi a cincischiare con una teiera posta di fronte a delle statuette votive (non so se di dei o antenati), cercare di rubare dei cachi da un albero non di sua proprietà..
Insomma, è giapponese ma con licenza d’azione.
Come se io, americana, affermassi di dire di essere italiana e insistessi nel volere entrare nel centro storico di venezia con un suv stile carrarmato.
Come paragone, ci sta.
Ho apprezzato lo spaccato sul Giappone, è stato molto interessante.
Peccato per la protagonista che non sa ne chi è, ne che cosa vuole e ne’ ha la più pallida idea di cosa vuole fare.

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