Recensione su To Rome With Love

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5 Maggio 2012

lo sceneggiatore ha voluto anche in questo caso mettere un poco di “magia” ma se a Parigi ha funzionato a Roma è stato un errore.
Inutile infatti la “cornice” con il vigile e l’inquilino così come era fastidiosa la “presenza” dello spirito di Alec Baldwin.
Alla fine nulla di nuovo sotto il sole, storie già fatte e già viste – a parte forse quella con Benigni. Tutto sommato sono storielle simpatiche e piacevoli e “molto” italiane.
Inutile, se non addirittura dannosa, la presenza di troppi, davvero troppi, attori nostrani in piccole comparsate. era davvero necessario? ad esempio chi è riuscito a vedere Giuliano Gemma? la brava Lina Sastri non meritava qualcosa di più?

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