Tiny Furniture
/ 20106.429 votiLa 22enne Aura torna a casa nel loft TriBeCa della madre artista con il seguente: una laurea in teoria del film inutile, 357 successi sulla sua pagina Youtube, un ragazzo che l'ha lasciata per ritrovarsi a Burning Man, un criceto morente e la sua coda tra le sue gambe. Fortunatamente, la sua migliore amica d'infanzia del naufragio non è mai andata via di casa, il ristorante in fondo all'isolato è in affitto e possibilità romantiche sconsiderate si nascondono dietro ogni angolo.
Titolo Originale: Tiny Furniture
Attori principali: Lena Dunham, Laurie Simmons, Cyrus Grace Dunham, Rachel Howe, Merritt Wever, Amy Seimetz, Alex Karpovsky, Jemima Kirke, Garland Hunter, Isen Ritchie, Sarah Sophie Flicker, David Call, Jody Lee Lipes, Charlotte Istel, Peter Rosenblum, Paul Warneke, John Newman, Isabel Halley, Kyle Martin, Anna Bak-Kvapil, Nick Bentgen, Lance Edmands, Alex Ross Perry, Alice Wang, Teddy Blanks, Jennifer Brown, Durga Chew-Bose, Zach Clark, Jesse Noah Klein, Kathryn Sanders, Nat Sanders, Mostra tutti
Regia: Lena Dunham
Sceneggiatura/Autore: Lena Dunham
Fotografia: Jody Lee Lipes
Produttore: Kyle Martin, Alicia Van Couvering, Alice Wang
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Commedia
Durata: 99 minuti
Dove vedere in streaming Tiny Furniture
Tiny Furniture è l’indie movie che ha lanciato Lena Dunham.
Dopo averla conosciuta con quella chicca che è Girls, ho deciso di procurarmi il suo esordio e sebbene abbia trovato delle peculiarità poi riproposte nel telefilm, trovo che non si possa dire che Tiny Furniture sia un prodotto completamente riuscito.
Promossa la recitazione della stessa Dunham, della vera madre e della vera sorella, non bisogna aspettarsi molto, proprio perchè è un realimo senza estetismi, giusto il racconto di una fase intermedia nella vita di una persona, senza guizzi e colpi di scena come può essere la vita reale.
Avvicinandosi ( alle volte) pericolosamente al pretenzioso, ha comunque i suoi momenti e in definitiva non mi pento di averlo visto. Trovo che Lena si sia espressa meglio con Girls, proprio perchè c’è la possibilità di un arco narrativo più vasto e complesso, dove la sua scrittura può felicemente spiccare.
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