Recensione su Third Star

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Scelte / 1 Aprile 2013 in Third Star

“Avevo di fronte due possibilità, soltanto due. La scelta, purtroppo, era limitata. O prepararmi da solo, in un silenzio di tomba, solo con me stesso e la mia angoscia, al commiato dal mondo o farlo in compagnia, con gli amici di una vita, immerso nella magnifica natura gallese, scherzando, ridendo, cazzeggiando, soffrendo, ma non troppo.
Sì, la vita non aveva più nulla in serbo per me. Non potevo fare nulla. Nessuno poteva fare nulla. Era così. Potevo solo lasciarmi andare, sprofondare lentamente, dolcemente nelle acque della baia, senza dolore, senza rimpianti, finché non esisterà altro tempo che questo istante immutabile, che mi faccia dimenticare la crudele avversità del mio destino”.
Un film drammatico ma non tragico, che parla di morte senza retorica, senza eccessiva pesantezza, anzi in certi momenti in modo spensierato e leggero. Non tutto funziona nella sceneggiatura e spesso i dialoghi sembrano un po’ improvvisati. Nel complesso, però, è un film da vedere.

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