Recensione su Essi vivono

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13 Luglio 2013

Nonostante la riuscita grezza (la recitazione è un punto dolente del film, ma voglio credere che la scarsa qualità delle interpretazioni sia stata “messa in conto” volutamente), con tempi narrativi un po’ lontani dal sentire dello spettatore contemporaneo, questo piccolo grande cult di Carpenter funziona ancora egregiamente: mischia action movie, horror, fumetti, sci fi, ottenendo un b-movie anni Ottanta che richiama inevitabilmente quelli di trent’anni prima.
Qui, però, il terrore, pur arrivando dallo spazio ed avendo forme putrescenti esattamente come accadeva allora, è veicolato da un’inedita critica sociale, da un evidente astio nei confronti dello Stato costituito, dei media, del denaro.
Si tratta di elementi che inducono ad una profonda riflessione, benché mascherati da un plot solo apparentemente puerile.

E’ curioso che il protagonista prenda coscienza della realtà coprendosi gli occhi: non è chiaro chi produca occhiali e lenti in grado di smacherare gli alieni, come i ribelli siano entrati in possesso della tecnologia utile a distinguere i terrestri dagli invasori che detengono il controllo della società, ma, fuor di metafora, è chiaro che occorra un filtro “meccanico” per afferrare la verità.
In Matrix il veicolo è una pillola, in Pleasantville (che ribalta l’uso del b/n e del colore di Carpenter raccontando, con più cautela, cose assai simili) sono i baci (l’amore) ed i libri (la cultura).
Carpenter attualizza la tradizione delle visioni sciamaniche, il concetto di scardinamento delle porte della mente e della percezione, ottenuto attraverso l’uso di sostanze psicotrope, e mostra un’iper-realtà piatta ed incolore dominata da non-morti tecnologicamente avanzati (metafora delle masse assuefatte all’imperativo capitalista).

1 commento

  1. Bisturi / 1 Agosto 2013

    @stefania Come sempre Carpenter va per la sua strada…è un grande! Demolisce l’America Reagniana in modo esplicito e senza fronzoli. Un film coraggioso e importante che ovviamente passa sotto traccia…

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