Recensione su The Yellow Sea

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Bello ma intricato (7½) / 23 Agosto 2020 in The Yellow Sea

The Yellow Sea è un ottimo thriller/noir coreano diretto da Na Hong-jin. Di questo regista ho iniziato guardando l’opera ultima, l’acclamatissimo The Wailing – Goksung, film che ho trovato deludente e misteriosamente sopravvalutato. Questo The Yellow Sea, opera seconda del regista, l’ho trovata molto più godibile, un film bello, spettacolare ma estremamente intricato. La trama è lunga e coinvolge un gran numero di personaggi con dei nomi che per dei non-coreani possono essere assai difficili da ricordare e collocare a un volto. Il film presenta molte scene d’azione, a volte veramente troppe ed alcune di essere credo palesemente finte; cioè gli inseguimenti d’auto sono veri ma sono fatti da stunt mentre i due protagonisti sono palesemente in uno studio con uno schermo alle spalle a rappresentare il traffico di Seul. Le scene di inseguimento a piedi sono spettacolari e adrenaliniche, così come l’inseguimento e la fuga al porto, ma non ho apprezzato l’inseguimento d’auto con speronamento alla Fast and Furious (probabile trovata americana della FOX).
Il film è molto violento e cruento per quasi tutta la durata, ma i personaggi sono forse un po’ troppo immortali e sembra che siano imbottiti di antidolorifici. La prima ora del film l’ho apprezzata di più rispetto alla seconda. Il film forse poteva durare qualcosina in meno evitando forse qualche scena un po’ di troppo.

Un ottimo thriller che consiglio.

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