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The Yellow Sea

/ 20116.614 voti

Bello ma intricato (7½) / 23 Agosto 2020 in The Yellow Sea

The Yellow Sea è un ottimo thriller/noir coreano diretto da Na Hong-jin. Di questo regista ho iniziato guardando l’opera ultima, l’acclamatissimo The Wailing – Goksung, film che ho trovato deludente e misteriosamente sopravvalutato. Questo The Yellow Sea, opera seconda del regista, l’ho trovata molto più godibile, un film bello, spettacolare ma estremamente intricato. La trama è lunga e coinvolge un gran numero di personaggi con dei nomi che per dei non-coreani possono essere assai difficili da ricordare e collocare a un volto. Il film presenta molte scene d’azione, a volte veramente troppe ed alcune di essere credo palesemente finte; cioè gli inseguimenti d’auto sono veri ma sono fatti da stunt mentre i due protagonisti sono palesemente in uno studio con uno schermo alle spalle a rappresentare il traffico di Seul. Le scene di inseguimento a piedi sono spettacolari e adrenaliniche, così come l’inseguimento e la fuga al porto, ma non ho apprezzato l’inseguimento d’auto con speronamento alla Fast and Furious (probabile trovata americana della FOX).
Il film è molto violento e cruento per quasi tutta la durata, ma i personaggi sono forse un po’ troppo immortali e sembra che siano imbottiti di antidolorifici. La prima ora del film l’ho apprezzata di più rispetto alla seconda. Il film forse poteva durare qualcosina in meno evitando forse qualche scena un po’ di troppo.

Un ottimo thriller che consiglio.

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Scelte / 7 Aprile 2013 in The Yellow Sea

“Mia figlia praticamente non la conosco neanche, mia moglie è sparita da tempo, persa nella grande Seoul, sono oberato da debiti, fare il tassista non rende. Non basterà una vita per rimediare questi maledetti 60.000 yuan. Mi sento impotente, come un sacco di sabbia, una massa inerte inchiodata al suolo, un ebete dagli occhi senza luce, incapaci di vedere, capace di far passare le ore senza capire che cosa volere.
Ma qualcosa devo pur fare. Tutto pur di uscire da questa impasse. Anche uccidere su commissione. Far fuori un uomo sconosciuto, mai visto prima. Un uomo che avrà certo una sua vita, magari con moglie e figli, forse anche una persona positiva, integra, buona. Chi lo sa! Ma non posso più tornare indietro e poi la scelta non si pone neanche: O lui o me!”
Hong-jin Na dopo l’ottimo esordio di The Chaser, si inceppa un po’ in questa sua seconda opera. Dopo una prima parte riflessiva, pacata, bel articolata, il film tracima in un action movie classico, un po’ scontato. Sarà forse il contributo finanziario della 20th Century Fox, americana, ma ci sono tutti gli stereotipi del film di genere. Inseguimenti, massacri, complotti e ancora inseguimenti.
La polizia coreana si conferma ancora una volta campione assoluta di inefficienza, fino alla comicità.
qui la “colonna sonora”.

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