21 Novembre 2011
Rachel Weisz ritorna in un ruolo sovrapponibile a quello che per “The Constant Gardener” le aveva portato l’Oscar come miglior attrice non protagonista. In questo thriller interpreta la parte di una poliziotta disposta a trasferirsi in Bosnia per espletare un periodo di servizio e raccogliere i soldi necessari per farsi affidare la figlia. Ma la realtà dei paesi dell’est Europa è spiazzante e la metterà di fronte ad un traffico di donne gestito addirittura dai suoi colleghi.
FIlm di denuncia delle forza internazionali che anzichè proteggere e garantire l’ordine, sfruttano lo stato di confusione e caos del dopoguerra, incentivando la corruzione ed arricchendosi con la tratta delle schiave e la prostituzione.
Tratto da una storia vera è un buon thriller, solidamente interpretato e ben scritto. Uno sguardo su una realtà che non tutti conoscono.
La Bellucci non sa nemmeno dare la voce a se stessa, che vergogna.
Tema interessante e ben sviluppato.