Il mistero dell'acqua

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Il mistero dell'acqua

Jean e Thomas, lei fotografa, lui poeta, sono una coppia in crisi. Un po' per lavoro, un po' per piacere, decidono di trascorrere un fine settimana sullo yacht di Rich, fratello di lui, in viaggio nei mari del New Hampshire in compagnia della sua nuova ed affascinante fidanzata, Adeline. Jean approfitta della barca di Rich per poter compiere alcune ricerche in loco su un efferato delitto compiutosi presso Smuttynose Island oltre cento anni prima.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: The Weight of Water
Attori principali: Sean Penn, Catherine McCormack, Elizabeth Hurley, Sarah Polley, Josh Lucas, Ciarán Hinds, Richard Donat, Ulrich Thomsen, Anders W. Berthelsen, Joseph Rutten, John Walf, Katrin Cartlidge, Vinessa Shaw, Adam Curry, John Maclaren, Rita Kvist, Jan Tore Kristoffersen, Catherine Kellner, Karl Júlíusson, Peter Cobbold, R. D. Call, Richard Scobie, Mostra tutti

Regia: Kathryn Bigelow
Sceneggiatura/Autore: Christopher Kyle, Alice Arlen
Colonna sonora: David Hirschfelder
Fotografia: Adrian Biddle
Costumi: Marit Allen
Produttore: Sigurjón Sighvatsson
Produzione: Francia, Usa
Genere: Drammatico, Thriller
Durata: 113 minuti

Dove vedere in streaming Il mistero dell'acqua

Inutile, lungo e noioso / 28 Giugno 2023 in Il mistero dell'acqua

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Uno dei film peggiori che io ricordi.
La trama non ha alcun senso, ci troviamo questi bellocci in barca a vela , ognuno appesantito da clichè di varia natura, al seguito della moglie di Sean Penn che vuole indagare su un delitto commesso + di 100 anni fa.
Questo su un binario.
Sull’altro, narrazione parallela del delitto avvenuto nel 1873, telefonato 1h prima della conclusione del film.
Nessun collegamento fra le due storie, una noia mortale in cui si salva solo la bellezza folgorante della Hurley.

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29 Aprile 2023 in Il mistero dell'acqua

Thriller un po’ lento ma ambiguo, ossessivo e tremendamente intrigante dove spiccano l’irrequietezza di Sean Penn e l’esplosiva sensualità di Elizabeth Hurley che all’epoca era all’apice della sua fama e fascinosita’.
Finale molto amaro. Sono curiosa di leggere il romanzo da cui è stato tratto.

La scenografia è apprezzabile, mentre non mi ha entusiasmato la trama / 9 Febbraio 2017 in Il mistero dell'acqua

Il tema del film, ovvero la perversione sessuale, è molto interessante; sicuramente un tema che turba la mente. Gli attori sono molto bravi (la hurley è pure bona..mi ha fatto salire il testosterone..), però credo che questa bravura non sia stata esaltata a dovere da una sceneggiatura altrettanto buona e che, anzi, mi è parsa un po’ banale: l’esito della storia si capisce subito e l’intreccio delle vicende presenti con quelle del passato non contribuisce affatto a creare curiosità; mi sono chiesto il nesso nel passaggio tra l’una e l’altra storia in alcuni punti. Poi si fuma troppo!! Infine da notare la musica molto rilassante.

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Il mistero dell’acqua: Natura e senso di colpa / 28 Aprile 2015 in Il mistero dell'acqua

Rivisto dopo una decina d’anni: l’impressione legata alla prima visione è rimasta pressoché immutata.
Film con una buona tensione erotica ed emotiva sottesa, intriga per il parallelismo esistente tra le due vicende in gioco: benché slegate fra loro, la storia contemporanea e quella ambientata alla fine del XIX secolo sono accomunate dall’importanza rivestita dagli elementi naturali che concorrono all’annichilimento ed alla solitudine dei personaggi e dal fondamentale apporto del senso di colpa.

Un po’ troppo bovino lo sguardo di Sarah Polley che, sì, deve dimostrare di essere quasi insensibile, ma che, a tratti, esagera con gli sguardi a mezz’altezza.
Bellissima Elizabeth Hurley, qui utile in quanto oggetto di misterioso desiderio e poco più.

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17 Dicembre 2012 in Il mistero dell'acqua

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Storia, a doppio binario, di quella regista straganza che è la Bigelow. Sul primo siamo ai giorni nostri, Thomas e Jean sono una coppia molto fica, lui (è Sean Penn, lei non so) poeta vincitore di Pulitzer, lei fotografa. E passano un week-end in barca col di lui fratello e la sua nuova tipa, una Elizabeth Hurley all’apice della sua gnocchezza, credo. Mamma mia. Il matrimonio tra i primi due sembra un po’ alla frutta, la gnocchissima fa qualsiasi cosa per farlo drizzare a Thomas, che se il film fosse finito senza tragedia prima o poi gliel’avrebbe appoggiato di sicuro, conoscendolo. Nel frattempo Jean indaga. Indaga sulla storia del secondo binario, siamo nell’800, su quelle stesse isole vicino a cui stanno navigando. Un delitto di due donne, con una sola superstite e un colpevole impiccato senza che avesse mai ammesso la sua colpa. Da delle carte trovate da Jean viene fuori la versione della donna superstite, una emigrata dalla Norvegia verso il Nuovo Mondo. La vita quasi del tutto solitaria sull’isola, con il marito pescatore sempre vie. La casa fredda, l’arrivo prima della sorella e poi del fratello con la moglie. Peccati del passato che vengono scoperti. La tensione è parallelamente ascendente nelle due storie, con il climax della tragedia finale, in cui tutto non può che deflagrare, e un momentaneo e subacqueo incrociarsi dei personaggi e dei binari. Qualcuno morirà, qualcuno sarà colpevole per davvero, anche se ha agito più per istinto di autoprotezione che altro; non sarà punito, ma dovrà convivere con la colpa. Il peso dell’acqua, che poi era il titolo in originale, resta sulle coscienze.

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