Recensione su The Visit

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paura e metacinema / 28 Novembre 2015 in The Visit

Uh, quanta tensione visuale, ma anche narrativa! Shyamalan Returns, questo dovrebbe essere il sottotitolo del film, anche perché tutti i critici ormai vi si riferiscono così. Dopo le sbandate più blande nel campo del fantasy e della fantascienza, torna all’horror concedendosi persino una vena maligna e disincantata. I due ragazzini protagonisti sono aspiranti artisti, e la ragazza è una videomaker: quasi tutto il film è composto in realtà dai filmati girati da lei, e l’ambiguità metacinematografica contribuisce alla paura.
Il marchio shyamalaniano del colpo di scena non delude affatto, e chi l’ha capito subito peggio per lui/lei.

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