Stupefacente come le recensioni che si trovano nei vari siti web possano tradire e distorcere il vero contenuto di un film.
Il film l’ho visto oggi, a 11 anni dalla sua uscita, quindi ci sarebbe stato tutto il tempo di scriverne compiutamente!
E invece dappertutto ho trovato scritto semplicisticamente che il fulcro della storia è l’adolescenza ingabbiata, nella fattispecie 5 sorelle oppresse da una madre autoritaria.
Ciò che ho visto in realtà è la storia della dolcezza di ragazze troppo giovani e ingenue a confronto con una galleria di personaggi maschili che oscillano tra l’infame il ridicolo e il disgustoso: dal tizio che dopo intere sequenze di romanticismi patetici molla Lux di notte sola in un campo dopo essersela scopata frettolosamente e quasi contro la sua volontà, al padre delle sorelle che è un bambinone irresponsabile e insulso, ai ragazzetti voyeurs impacciati e imbecilli, ecc…
La madre non è affatto un personaggio così feroce e repressivo come descritto nelle recensioni, è solo una donna cresciuta attenendosi strettamente alle convenzioni sociali e religiose che prevedono come deve comportarsi la “sposa modello” e la “donna perbene” in quella società americana degli anni 60-70. E’ una moglie e casalinga frustrata dai ruoli di genere imposti a forza su tutte le donne come lei, e interpreta così bene quei ruoli che riesce a punire la figlia Lux trattandola da sgualdrina, quando invece è la giovanissima Lux che ha subito maltrattamento e disprezzo (e un rapporto sessuale di fatto imposto) dal ragazzo che solo pochi giorni prima diceva di amarla e di voler fare sul serio con lei…
Donne frustrate che puniscono altre donne vittime dell’egoismo maschile, anzichè esser loro vicine, capirle e aiutarle. Di questo si può incolpare la madre, se proprio si vuole ignorare a tutti i costi il quadro di feroce squilibrio tra i generi che è palese nella società mostrata nel film (e che poi è molto simile a quella in cui viviamo noi).
Un film che parla delle piccole e sistematiche violenze quotidiane condotte dagli uomini sulle donne, senza alcuna consapevolezza nè il minimo rimorso. Un quadro strutturale in cui il tema dell’adolescenza problematica si inserisce sì, ma non nel senso general-generico in cui viene presentato nelle “recensioni ufficiali”: è pura oppressione di genere quella che si vede all’opera.
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