L'immensità della notte

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L'immensità della notte

Fine anni Cinquanta del Novecento, New Mexico. Mentre i loro concittadini sono impegnati ad assistere a una partita di basket, Fay ed Everett scoprono che sulle onde radio della città viaggia una frequenza misteriosa e iniziano a indagare sulla sua origine.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: The Vast of Night
Attori principali: Sierra McCormick, Jake Horowitz, Bruce Davis, Gail Cronauer, Cheyenne Barton, Mark Banik, Gregory Peyton, Adam Dietrich, Mallorie Rodak, Mollie Milligan, Ingrid Fease, Brandon Stewart, Kirk Griffith, Nika Sage McKenna, Brett Brock, Pam Dougherty, Lynn Blackburn, Richard Jackson, James Mayberry, Nicolette Doke, Grant James, Libby Villari, Gordon Fox, John Gindling, Brianna Beasley, L.A. Young, Chamblee Ferguson, PaulaSu Grisham, Rebeckah Boykin, Mostra tutti

Regia: Andrew Patterson
Colonna sonora: Erick Alexander, Jared Bulmer
Fotografia: M.I. Littin-Menz
Costumi: Jamie Reed
Produttore: Eric A. Williams, Adam Dietrich, Melissa Kirkendall, Marcus Ross, Andrew Patterson, Caleb Henry
Produzione: Usa
Genere: Fantascienza, Fantasy, Thriller
Durata: 91 minuti

Dove vedere in streaming L'immensità della notte

Parte maluccio, ma poi prende ed affascina / 4 Ottobre 2020 in L'immensità della notte

Devo dire che dopo una partenza riluttante che mi ha fatto anche rimandare la visione ad un momento successivo, mi ha poi affascinato trasportandomi negli anni 50 americani e le storie che la generazione precedente amava leggere sui magazine… finale alla Spielberg.

(Soc)chiudi gli occhi e ascolta / 29 Giugno 2020 in L'immensità della notte

Dunque, questo Andrew Patterson spunta dal nulla e scrive (insieme a un altro signor sconosciuto, Craig W. Sanger), dirige e monta questo film muy muy interessante che risponde al titolo di The Vast of Night (L’immensità della notte, per il mercato italiano) che, dopo qualche felice passaggio in vari festival, è stato acquistato da Amazon per essere pubblicato su Prime Video.

Stando alla sua scarna biografia, l’unica esperienza di Patterson in ambito cinematografico è quella di ex proiezionista al liceo.
Eppure, il suo film d’esordio ha il piglio di un cineasta ben più navigato. Ma, forse, è proprio l’ “inesperienza” di Patterson a rendere The Vast of Night così originale e speciale, a dispetto degli echi di altri film di genere (oltre ai classici della fantascienza cinematografica e televisiva degli anni Cinquanta e Sessanta, Ai confini della realtà obviously, e una certa parte della filmografia di/in stile Spielberg, io non ho fatto che pensare all’horror Pontypool, sicuramente per via dell’importanza narrativa della radio).

Al di là dei pregevoli piani sequenza, reiterati ma, in fin dei conti, necessari e funzionali alla narrazione, non puro vezzo, per intenderci, The Vast of Night si distingue per un uso raffinato della fotografia e delle inquadrature, studiate per valorizzare l’aspetto narrativo del film. Praticamente, non ho idea di che faccia abbiano i protagonisti. Di Fay (Sierra McCormick), so che ha una coda di cavallo e una gonna a ruota. Di Everett (Jake Horowitz) conosco gli occhiali da vista. Alcuni dei passaggi migliori del film si basano sull’uso delle voci (vedi, le telefonate di Billy e Mabel).
Paradossalmente, pur usufruendo di un mezzo visivo e spendendo il suo virtuosismo in scelte tecniche ed estetiche incentrate sul senso della vista, Patterson sembra dire: il pericolo arriva dall’etere, si diffonde sulle onde sonore. Quindi, ascoltate e immaginate.
Come all’epoca de La guerra dei mondi di Orson Welles.

(Sette stelline e mezza)

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