I soliti sospetti
/ 19958.0560 votiNew York: l'indagine sul furto di una grossa quantità d'armi porta cinque criminali già noti alle forze dell'ordine ad un confronto all'americana, dal quale usciranno apparentemente tutti puliti. Sei settimane dopo però tre di loro muoiono -insieme a molte altre persone- su una nave misteriosamente esplosa nel porto di San Pedro, in California: si salva solo Roger Kint, un truffatore di poco conto soprannominato Verbal a causa della sua tendenza a parlare troppo e divagare ancora di più, capacità che gli sarà molto utile perché per lui sta per iniziare un lungo, lungo interrogatorio. Vincitore di numerosi premi tra cui l'Oscar come Miglior attore non protagonista a Kevin Spacey nel 1996.
laschizzacervelli ha scritto questa trama
Titolo Originale: The Usual Suspects
Attori principali: Gabriel Byrne, Kevin Spacey, Stephen Baldwin, Kevin Pollak, Benicio del Toro, Chazz Palminteri, Pete Postlethwaite, Giancarlo Esposito, Suzy Amis, Peter Greene, Dan Hedaya, Paul Bartel, Morgan Hunter, Castulo Guerra, Carl Bressler, Christine Estabrook, Clark Gregg, Louis Lombardi, Frank Medrano, Ron Gilbert, Vito D'Ambrosio, Smadar Hanson, Gene Lythgow, Bert Williams, Jack Shearer, Phillipe Simon, Christopher McQuarrie, Mostra tutti
Regia: Bryan Singer
Sceneggiatura/Autore: Christopher McQuarrie
Colonna sonora: John Ottman
Fotografia: Newton Thomas Sigel
Costumi: Louise Mingenbach, Lori Eskowitz
Produttore: Robert Jones, Bryan Singer, Michael McDonnell, Art Horan, François Duplat, Hans Brockmann
Produzione: Usa
Genere: Thriller, Poliziesco
Durata: 106 minuti
Dove vedere in streaming I soliti sospetti
Geniale!
Ieri sera ho rivisto questo film. Ero stanco ma non sono riuscito a spegnere la TV fino a quando non è finito. Già sapevo tutto, visto a suo tempo al cinema e rivisto altre volte ma quando un film è bello non puoi far altro e godertelo.
“Era Keyser Soze, agente Kujan, cioè il diavolo in persona! Come si fa a sparare al diavolo… e se sbagli?”
Da non perdere…
Questa frase vale per tutte le situazioni. Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire:
“Un uomo può convincere gli altri di essere cambiato, ma non riuscirà mai a convincere se stesso.”
Ad maiora!
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Eccolo qui cari miei, un film che puó fare lezione di cinema a questi filmetti di oggi!
Un grande cast, bravissimi tutti, tra cui spiccano Kevin Spacey e Gabriel Byrne davvero da Oscar. Una storia forse come tante, un giallo curioso, personaggi curiosi… e Kaiser Soze, che tutti temono. Chi é? Cosa vuole? Dov’é?
Dopo 21 anni la sola cosa che lo invecchia é che in Italia non esiste ncora un bluray e la qualitá DVD ormai sembra come un film pirata.
Pochi film hanno osato fino a tanto. E ci ho visto il futuro, qui: il Tarantino di “Jackie Brown”, il colpo di scena come in “Slevin”, e anche la stessa malinconia di Kevin Spacey di “American Beauty”.
Citato in moltissimi film, premiato Spacey con l’Oscar e anche per la sceneggiatura, viene definito “il film con il finale migliore per un film”.
Se non l’avete ancora visto, vergognatevi! 🙂
8.
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Un bel thriller, scritto bene, privo di momenti morti e che sa appassionare.
Ma la sua fama è forse superiore a quello che merita. Ormai è un “cult”, ma in realtà l’unico elemento che è davvero notevole, è l’interpretazione di Kevin Spacey, e il personaggio che è stato scritto per lui.
Un grande thriller che ha tutto per essere un grande film ma che si ferma a pochi passi dall’essere un monumento di genere.
Il premio Oscar Christopher McQuarrie regala una sceneggiatura degna di nota che non stanca mai lo spettatore, avendo tutto ciò che bisogna avere per essere un thriller con gli attributi: trama, personaggi, fotografia.
Dal modo in cui è narrato Singer sembra prendere spunto da Nolan,ma in realtà quest’ultimo è ancora lontano dalla ribalta hollywoodiana,pertanto forse Nolan ha apprezzato,e non poco,Singer..
Un cast eccezionale permette di “succhiare” qualsiasi goccia di curiosità all’osservatore che,in un film-puzzle come questo,rimane “incollato” allo schermo.
Magistrale Kevin Spacey,vero protagonista del film,piacevoli tutti gli altri personaggi(in particolar modo Benicio Del Toro). Peccato per l’avvocatessa, davvero un personaggio mal riuscito e recitato peggio, nota stonante in qualsiasi scena ne richieda la presenza.
Ormai vero e proprio cult,”I Soliti Sospetti” va ad inserirsi in quella schiera di film che costituiscono la base per un genere,talvolta sterile e monotono,risorto dalle “ceneri”del passato grazie ad un’idea eccellente.
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Rivedo questo film dopo una quindicina d’anni dalla prima volta: la trama, nella mia testa, è nebulosissima, ma ricordo assai bene il finale.
Male.
Perché, durante tutto il film, sono proiettata a far mente locale sui dettagli che costituiscono uno dei più adrenalinici disvelamenti cinematografici della storia, perdendomi un po’ il gusto del racconto.
A parte ciò, questo lavoro di Singer è un vero e proprio meccanismo di precisione svizzera, asciutto, efficace, con begli echi di noir d’altri tempi, costretto in una sceneggiatura essenziale e decisamente calibrata, sorretta da buone interpretazioni su cui, gioco forza, spadroneggia quella di uno Spacey ambiguo come non mai.
Bel cinema, signori miei, bel cinema.
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