Recensione su The Tree of Life

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13 Ottobre 2012

E’ inutile dire che è un film per pochi, perché il cinema, come l’arte in generale, è per tutti senza alcuna distinzione. Non è che il cinema di Malick sia più elitario rispetto al cinema di un qualsiasi altro regista più “pop”, il cinema è democratico non esiste un “film per pochi”. Sì il gusto è soggettivo, ma tutti possono fruire il cinema.
A mio avviso, The Tree Of Life non è un film, è il manifesto poetico, su pellicola, di un regista manieristico, un po’ barocco ed estremamente ricercato e perfezionista tanto da sfornare un film ogni decennio, se va bene.
Il “film” è bello per la fotografia e le scenografie, anche la colonna sonora fa la sua parte. Nonostante questo la trama e le interpretazioni sembrano, e secondo me sono, del tutto secondarie. Per me è il tentativo di Malick di far vedere la sua poetica, niente di più.

6 commenti

  1. beh, il tuo intervento mi ha ridato un po’ di fiducia negli utenti di questo social e quindi ti ringrazio; ma purtroppo i bei tempi in cui malick era avaro di produzioni sono andati, e oramai ne sforna uno dopo l’altro; probabilmente proprio perché ha paura che la sua poetica non ci si ficchi bene in testa.

  2. Idio-zia / 13 Ottobre 2012

    Io ero andata a vederlo perché avevo visto da poco La Sottile Linea Rossa e, forse, mi ero fatta trarre in inganno dal trailer. Comunque sia, rimpiango La Sottile linea rossa.

  3. Presenza / 13 Ottobre 2012

    Se mi dessero un nichelino per ogni volta che
    ho letto “un film per pochi” come ultima spiaggia quando non si sa più cosa dire per difendere l’ indifendibile, sarei ricco dentro e fuori.
    Mi sfugge la differenza tra il dire:
    “se ti è piaciuto sei scemo”
    e “lo possono capire solo i più intelligenti”.
    La seconda frase è altrettanto irrispettosa perchè se non lo apprezzo mi mette nella categoria degli scemi tanto quanto la prima.
    Con la differenza che ho sentito la seconda frase mille volte e la prima poche e per reazione alla seconda.
    Quindi è una specie di legittima difesa. 😀
    Spero di non essere stato troppo fumoso nell’ esprimere il mio pensiero.

    Ma in ogni caso era un pensiero per pochi,
    se non siete d’accordo.

  4. Presenza / 13 Ottobre 2012

    E cmq è anche un’ ottima scusa per esempio per liquidare una ragazza/o che non ti piace.
    basta dirgli:”sei una bellezza per pochi”
    Nel tempo che rimane interdetto tu ti dilegui.

  5. Idio-zia / 14 Ottobre 2012

    Sì, ma io sono d’accordo con te. A me manda in bestia leggere cose come “è un film per pochi” oppure “pochi lo capiscono”, che significa? Niente, tranne il fatto che è piaciuto a qualcuno e a qualcun altro no, come accade da sempre. Se poi alla maggior parte delle persone comuni il film è piaciuto allora è una “ciofeca” pop, mainstream, commerciale, preconfezionata o aggiungete l’aggettivo che vi pare, se, invece, è piaciuto a una nicchia diventa il “film per pochi” o, peggio ancora, il film che se l’hai visto e ti è piaciuto allora hai un bagaglio culturale che pesa quanto uno squalo adulto. Questa presunzione tanti la applicano non solo al cinema ma anche alla musica, alla televisione, ai libri e fondamentalmente a qualsiasi cosa.
    Spesso si dimentica che, ormai nel 2012, tutti possono vedere, sentire o leggere tutto, quindi, secondo me, nella maggior parte dei casi, che riguardano prodotti artistici, dobbiamo fare affidamento sul gusto personale e non ricercare la verità assoluta. Poi, ovviamente ci sono cose talmente patetiche, scontate, triviali e di cattivo gusto che farebbero arrossire per la vergogna chiunque; però per tutto il resto bisogna cercare di evitare di fare queste distinzioni che non portano da nessuna parte.

  6. Presenza / 14 Ottobre 2012

    Concordo con te che ormai non si possa più pensare che esista una specie di élite di intellettuali come una volta perché molta più gente ha una certa cultura.
    Ci sono gli esperti di cinema, ma quelli ne fanno una professione, e non è il nostro caso.

    Sul fatto dei gusti personali dipende, molte cose sono opinabili, come dici tu, e altre no.
    Per esempio se un film lo devi guardare mille volte per capirlo o se lo devi guardare in più riprese per non addormentarti, non c’è molto spazio per le opinioni.
    Se quando lo fai notare a qualcuno, questi ti risponde
    che è perchè è un film non per tutti, secondo me è perchè non ha più risorse.
    Riconosce il fatto, ma non lo accetta come problema.
    Da difetto lo trasforma in pregio del film, e se tu non lo apprezzi, è perché difetti tu nel non far parte della ristretta cerchia intellettuale che apprezza il regista del momento.
    Poi c’è un altro punto, il film secondo me non è paragonabile a un quadro (ad esempio).
    Non può essere solo un’ opera d’ arte perchè è finalizzato anche all’ intrattenimento.
    Posso accettare di entrare in un museo d’ arte moderna
    e vedere dei tagli su una tela e che questi siano un’ opera d’ arte.
    Ma in un film ci sono degli elementi essenziali che non possono mancare senza comprometterne la fruibilità.
    Quando mancano alcuni di questi è un problema oggettivo, e non di gusti.
    Non voglio dire che tutti i film debbano essere uguali o che non apprezzi l’ originalità.
    E’ solo che ritendo che non si possa fare una casa senza le fondamenta.
    Si possono fare case di molti tipi, anche molto strane purchè abbiano una solida struttura portante.
    E la stessa cosa vale per un film.
    I difetti non diventano pregi solo perchè il film l’ ha fatto il regista di moda del momento. 😀

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