Il trucco pesante su un bel viso / 22 Luglio 2013 in La sottile linea rossa
Bisogna riuscire a passare indenni attraverso il fuoco incrociato della fotografia e delle musiche. Invadenti, tronfie, impastano il film come una glassa, un cast di stelle dai cachet impronunciabili che sembrano per lo più modelli in posa; ma attenzione, non voglio dire che questo film di Malick addolcisce l’immagine della guerra, anzi! La resa dell’angoscia, il senso di impreparazione, la fragile gioventù di questi soldati è efficacemente dolorosa per lo spettatore, la tensione narrativa sarebbe ottimale se non fosse per questo maledetto estetismo fotografico di Malick, e questa sua concezione artistica rarefatta, galleggiante, fatta di sciocchi silenzi e voci fuori campo a rappresentare pensieri troppo inverosimilmente poetici. Per contro le scene d’azione, soprattutto la presa della trincea sulla collina, sono davvero vibranti; la telecamera striscia attraverso gli intrichi erbosi, sbircia da dietro alberi e pietre, corre a rotta di collo giù per il pendio.
Sotto la colonna degli elementi positivi si aggiunga pure la splendida interpretazione di Nick Nolte nei panni del colonnello Tall, in un ruolo che ha più di qualche parallelo con quello dell’ottuso generale Mireau in Orizzonti di gloria.
Qualcosa che assomiglia ad un’occasione sprecata; è questo l’effetto di questa Sottile linea rossa, come un vestito troppo sgargiante ed un trucco troppo pesante che riescono quasi a rovinare i lineamenti di una donna bellissima.
Benedetto l’estetismo fotografico di Malick 🙂 io trovo che sia il tratto distintivo della sua filmografia e sia un miracolo per gli occhi e per l’anima, perchè la resa emotiva delle immagini dei film di Malick è più che efficace, a mio parere!
Eh, dipende dall’importanza che uno conferisce all’immagine, o meglio come dici tu alla resa emotiva delle immagini. Per me è “uno tra gli elementi” del film, e avverto un certo fastidio quando si prende tutta la scena; non riesco a conciliarmi del tutto con il cinema di Malick, tuttavia gli darò altre possibilità (next stop: Il nuovo mondo).
Meraviglioso Il Nuovo Mondo, ma ancora più radicale de La sottile linea rossa, sotto l’aspetto che non hai gradito…!
E’ un film sicuramente ridondante, non c’è dubbio, molto lungo, introspettivo e feroce! La voce fuori campo in effetti è un pò troppo presente, però è uno dei punti più alti del cinema di guerra, che non deve essere gradevole ad ogni costo, ma disturbante e riflessivo, provando allo stesso tempo ad essere scorrevole. La sottile linea rossa, Il Cacciatore e Apocalypse Now sono perfetti esempi di film grossi, sgradevoli, ma artistici!