Il ladro di Bagdad

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Il ladro di Bagdad

Uno scaltro e agile ladro di Bagdad incrocia il suo destino con la bella figlia del Califfo intrufolandosi a palazzo tra i pretendenti sotto le mentite spoglie di Ahmed, fantomatico principe delle Isole, dei Mari e dei Sette Palazzi. Nel frattempo, l'oscuro Principe Mongolo trama di conquistare la città...
paolodelventosoest ha scritto questa trama

Titolo Originale: The Thief of Bagdad
Attori principali: Douglas Fairbanks, Snitz Edwards, Charles Belcher, Julanne Johnston, Sôjin Kamiyama, Anna May Wong, Brandon Hurst, Tote Du Crow, Noble Johnson, Sam Baker, Laska Winter, Etta Lee, Mathilde Comont, Charles Stevens, Eugene Jackson, Jesse Lasky Jr., David Sharpe, Paul Malvern, Scotty Mattraw, Jess Weldon, K. Nambu, Mostra tutti

Regia: Raoul Walsh
Sceneggiatura/Autore: Achmed Abdullah
Colonna sonora: Mortimer Wilson
Fotografia: Arthur Edeson
Costumi: Mitchell Leisen
Produttore: Douglas Fairbanks
Produzione: Usa
Genere: Azione, Drammatico, Fantasy
Durata: 149 minuti

Dove vedere in streaming Il ladro di Bagdad

Happiness must be earned / 28 Ottobre 2014 in Il ladro di Bagdad

Perla del genere fantastico e avventuroso, più propriamente lo swashbuckler – letteralmente “furfante” – che in Italia viene incluso nel pentolone del “cappa e spada”.
Protagonista assoluto l’istrionico “Re di Hollywood” Douglas Fairbanks, stella dalla fisicità esplosiva e dalla gestualità esasperata il cui tramonto coincise con l’avvento dei talkies (il protagonista di “The Artist” è a lui ispirato).
Spiccano in questa pellicola dalle fascinose nuance che ‘catalogano’ le sequenze (giallo seppia per il giorno e il deserto, rosa per certi interni, blu per la notte, verdastro per gli abissi) i costumi stravaganti e sfarzosi di Mitchell Leisen, così come le favolose scenografie di William Cameron Menzies, un trionfo di legno, tessuti, gesso e cartapesta tra architetture esotiche e sognanti, antri, giardini e profondità del mare.
E a questo proposito, nota di colore: la battaglia subacquea contro un improbabile ragno gigante degli abissi non potrà lasciarvi indifferenti.

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3 Febbraio 2014 in Il ladro di Bagdad

Se non è il miglior film muto che abbia mai visto, ci va vicino. E’ lineare, scorrevole, rilassante: in alcuni momenti non sembra neanche che manchino i dialoghi, la dinamicità e la recitazione degli attori riescono a sopperire a questa assenza. Forse un tantino troppo istrionico e gigionesco Douglas Fairbanks, ma sicuramente si tratta di un’interpretazione consona al personaggio che interpreta. Anche l’uso tutto sommato limitato delle didascalie favorisce la scorrevolezza e si tratta di 2 ore e 20 che passano senza che quasi ci se ne accorga. Opera visivamente piacevole, per quanto lo consentisse la tecnica cinematografica negli anni 1920: alcuni effetti speciali sono davvero ben realizzati, se si considera che il cinema non aveva ancora una lunga storia alle spalle. Liberamente ispirato a “Le mille e una notte”, ha un’impostazione e una morale fiabesche che sono forse un po’ distanti dai gusti moderni, ma che credo riescano ancora ad affascinare.

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