adoro / 2 Dicembre 2021 in The Terminal
intrattiene e fa riflettere. La coppia Spielberg Hanks in grande spolvero.
intrattiene e fa riflettere. La coppia Spielberg Hanks in grande spolvero.
Finalmente ho recuperato questo film di Spielberg con Tom Hanks.
Viktor Navorski (Tom Hanks) arriva a New York dalla Krakozhia per visitare la città; ma in aeroporto viene bloccato dalla sicurezza perchè nel suo Paese c’è stato un colpo di stato e il suo passaporto non è più valido.
Con qualche difficoltà linguistica Viktor viene “confinato” nel terminal per i voli internazionali senza possibilità di varcare le porte per entrare a New York in attesa che la situazione si sblocchi. Ma la situazione andrà avanti molto più a lungo del previsto.
Film carino su una situazione abbastanza paradossale; Viktor pian piano inizia ad ambientarsi nel terminal, facendo amicizie tranne che col direttore della sicurezza Frank Dixon (Stanley Tucci) che ha la voglia di sbarazzarsi di lui (lo vede come un problema burocratico) e quindi lo osteggia in tutti i modi.
Viktor conosce la bella hostess Amelia (Catherine Zeta Jones) che però ha una relazione con un uomo sposato; aiuta l’addetto alla mensa Enrique (Diego Luna) a conquistare l’agente Torres interpretata da Zoe Saldana (da cui Viktor si reca ogni giorno per cercare, invano, di ottenere il visto per entrare nel Paese).
Spielberg ci fa conoscere in modo diverso il mondo aeroportuale che per noi è quasi sempre solo di passaggio.
Era ora! Finalmente l’ho visto anche io.
Bello, si. Poi il “da una storia vera” rende sempre un film interessante.
Insomma, bello si, ma molto sopravvalutato.
Bravo Hanks, bella storia, ma secondo me la storia vera è un po’ meno romanzata di com’è qui.
Bravo anche Spielberg nella regia, non ricordavo che fosse suo!
Alla fine: un 6,5.
Questo film è probabilmente il nonplusultra della stucchevolezza hollywoodiana, una summa di tutti i più consolidati cliché dello storytelling per masse. C’è uno slavo da vignetta e un melting pot razziale stereotipatissimo, improponibili matrimoni lampo al terminal, finali con improbabilissimi tifi da stadio improvvisati e tanto altro materiale iper-riciclato da commedia emozionale e edificante. Sì, c’è tutto questo eppure c’è qualcosa di poetico nel microcosmo in cui vive il cracosiano Victor Navorsky (solido Tom Hanks), c’è qualcosa di struggente nella fugace storia d’amore con la hostess inafferrabile (splendida Catherine Zeta-Jones) e Stanley Tucci poi è un vero stronzo, di quelli sofisticati, perfetto nel suo ruolo. E poi vabbè c’è Gupta (Kumar Pallana), un campione di irriverenza indiana che domina la scena col suo mocio. Rimane al di là di tutto un canto alla libertà e un piccolo elogio della sopravvivenza di tanti immigrati che con i piccoli spazi che si sono ricavati hanno saputo compiere miracoli.
Come è già stato detto sicuramente questo film non è il capolavoro di Spielberg, ma non sbaglia in quanto a intrattenimento! Tom Hanks si riconferma un attore straordinario, capace di passare da pesanti drammi a commedie leggere come questa. Ci sono scene esilaranti: come dimenticare “Dove compro scarpa Nike?”. Consigliato a chi vuole passare due ore molto godibili.
Steven Spielberg realizza questa commedia con Tom Hanks protagonista, sicuramente divertente e facile da seguire e guardare. Non sarà certamente il capolavoro di Spielberg, però nel complesso il lavoro è buono. Da segnalare, oltre ovviamente a Tom Hanks, un fantastico Stanley Tucci, attore che è sempre un piacere vedere recitare.
Bello! Veramente originale!
Non riesco a dargli un 9 perchè non si mantiene sullo stesso livello per tutta la durata. La prima parte, infatti, è molto particolare e ben riuscita.
Tom Hanks poi non si smentisce mai!
Mi ha stufato. Grazioso, bella l’idea, ma mi è sembrato noioso (tant’è che mi sono addormentata e ho perso la fine, ma non ne sento la mancanza)
Lui è un quasi russo il cui paese, mentre vola negli USA, subisce un colpo di stato: quindi si ritrova in aeroporto senza poter né uscire né tornare indietro perchè il suo passaporto non è più riconosciuto. Gag, attese, amicizie, amore ecc ecc
Tom Hanks fa la parte, secondo me con troppi clichés, del “russo” (in realtà il suo paese è la Cracosia) che non capisce una parola.. bah, un po’ banale.
Catherine Zeta-Jones è ovviamente strafiga ma nemmeno lei riesce a dare un po’ di grippe alla storia d’amore, spenta e asessuata.
Non ci sono citazioni.
Non ci sono voti.