Recensione su Una storia vera

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Sette e mezzo. / 5 Giugno 2013 in Una storia vera

Una storia vera.

La pellicola, diretta da David Lynch è un commovente e donchisciottesco road movie che vede come protagonista un settantatreenne chiamato Alvin, ex veterano della II guerra mondiale, orgoglioso ed umilissimo paesanotto il quale trascorre i restanti giorni della sua vita in modo pacifico.
Pur avendo i suoi fantasmi che tornano di tanto in tanto nella sua esistenza, cerca in tutti i modi di viverla come viene (citando il cowboy de “Il Grande Lebowski”). Vive con una figlia con dei problemi, scossa dalla sottrazione dei figli da parte dei servizi sociali, ha i suoi acciacchi, l’età comincia a farsi sentire e soprattutto sono anni che non parla con il fratello. Il film è tratto da una storia vera, il nostro portagonista, venuto a sapere dell’infarto del fratello, coglie l’occasione per sotterrare l’ascia di guerra, perdonare e riconciliarsi.
Un fratello è sempre un fratello.
Purtroppo non ha la patente, la figlia non può guidare e gli amici che ha son tutti vecchi quindi dargli una mano neanche a parlarne.
Allora ? Allora niente, armato del suo trattorino e di santa pazienza parte verso l’ignoto o meglio verso il Wisconsin… Wisconsin che nome cazzuto.
Il primo trattorino lo abbandona, opta allora di comprare un John Deere (trattore niente male secondo mio fratello, oh fa l’agrario se non lo sa lui), i trattori non sono bolidi aggiungiamoci che il viaggio non è facile, percorrerà centinaia di chilometri e incontrerà tante persone.
Tutto questo per incontrarsi con un fratello di 76 anni, per giungere a una riconciliazione, per far capire che se una persona è importante la si riprende a costo di mettersi in gioco o in dubbio.
Tra le altre cose non si ricorda neppure perché ha litigato con il fratello, succede quando passano tanti anni o quando ti sei fatto un bicchiere di troppo.
Un film piacevolissimo, a tratti divertente a tratti triste e riflessivo.
L’unica caratteristica “Lynchiana” di un film che di Lynchiano ha molto poco (forse è per questo che mi è piaciuto molto) è la presenza di una coppia di meccanici rimbambiti che si fanno soggiogare dal vecchietto quando chiedono una cifra esorbitante per riaggiustare il trattore.
Un film semplice, dove contano molto le emozioni provate dal protagonista, per non parlare del gioco di sguardi quando ricorda il passato, un passato triste, duro, tremendo non solo nelle trincee ma anche durante gli anni seguenti il ritorno in Patria .

DonMax

19 commenti

  1. Dr.Mabuse / 5 Giugno 2013

    il film è prodotto dalla disney se non sbaglio, e lynch pare girare una storia di buoni sentimenti come tu sostieni @21st-century-schizoid-don, in apparenza, per accontentare il pubblico di riferimento dei suoi produttori. la veritaà , come sempre con quel furbone – detto con tutto il disprezzo possibile – di lynch è ben altra.
    “Tutto questo per incontrarsi con un fratello di 76 anni, per giungere a una riconciliazione, per far capire che se una persona è importante la si riprende a costo di mettersi in gioco o in dubbio”.
    il protagonista non torna dal fratello ma si ricongiunge con se stesso; è la solita moralina spiritualista del lynch di strade perdute e mullhollande drive, in cui l’individuo è inteso come spirito il cui viaggio è sempre un ricongiungersi con l’altro sè o, meglio, ciò che di sè ha rinnegato: è la diade che si ricongiunge all’Uno; ovvero una visione da due soldi della profondità platonica; insomma, è lynch che fa lynch: lo sbruffone!

    • yorick / 5 Giugno 2013

      Ma la sceneggiatura non era della moglie?

      • Dr.Mabuse / 5 Giugno 2013

        ma che ne so @yorick, tanto non cambia nulla la firma, è un film lynchiano (non è un complimento, ben inteso, fino al midollo, e poi lui e la moglie fanno turné in giro per il mondo per parlare del loro spiritualismo ying&yang, per dirti il livello. io mi sono rifiutato quando è venuto a milano, ma un mio amico mi ha raccontato lo sconforto per tanto pensiero new age

        • yorick / 5 Giugno 2013

          Uhm, @drmabuse, non credevo fossero così complementari l’uno all’altra.

        • DonMax / 5 Giugno 2013

          Ho letto anche i commenti sotto e sono arrivato a una conclusione, a mio avviso bellissima.
          @drmabuse, io ti debbo incontrare, picchiarti, e poi solo dopo esserci picchiati, stringere amicizia.
          Stessa cosa con @yorick, non vorrei si offendesse.

          😀

          Tornando al commento del film, hai ragione forse dovevo premere più sul fatto della riconciliazione con se stesso.
          L’avevo colto ma non capisco perché non l’ho messo.
          Forse perché mi faceva comodo ?
          O perché sono nabbo ?
          Ai posteri.

          • yorick / 5 Giugno 2013

            Se ci meniamo, @21st-century-schizoid-don, io ne esco devastato: non so fare a botte, sono scheletrito e peso cinquanta chili :/

            Non bulleggiarmi 🙁

          • Dr.Mabuse / 5 Giugno 2013

            @21st-century-schizoid-don, visto che ti voglio bene, non potrei mai farti male, se vuoi che mostri il mio gong-fu dovrai sfidarmi a regolar tenzone 😛
            e poi sono contro la violenza, sempre.
            e poi pensavo che eravamo già amici 🙁
            comunque ho un problema con lynch. hai presente quando ti innamori con una donna perché ti sembra speciale per poi scoprire che legge D di donne ogni venerdì: ecco!

          • DonMax / 6 Giugno 2013

            Anche io ho forti problemi con Lynch e non capisco tutto questo: “OHIII MA HAI VISTO INLAND AMPAIAAAA”
            SIIIII DA PAIURAAAA SCIOEEE’ INTRIPPANTE”.

            Si ma siamo amici solo su questaseranientepopcorn.
            Io voglio quell’amicizia maschia e un po’ omosessuale, quella alla greca capito.
            Unta di olio prima della lotta… naturalmente scherzo.
            Ma dobbiamo vederci.

          • yorick / 6 Giugno 2013

            Pensa che io e te, @21st-century-schizoid-don, ci siamo incontrati perché eravamo gli unici a dire che Lynch è sopravvalutato 😀

    • Socrates gone mad / 6 Giugno 2013

      @21st-century-schizoid-don
      Io non arrivo all’estremismo del drmabuse, visto che ritengo che Lynch abbia saputo produrre un cinema particolarmente originale e visionario, però anch’io sono rimasto un po’ deluso dopo aver visto parecchi suoi film ed essermi reso conto che a volte faceva il furbo. Con furbo intendo riproporre, soprattutto nella sua ultima produzione (Mulholland Drive incluso, che comunque è ancora un bel film), gli stessi stilemi in salsa diversa, diventando autocitazionista fino al parossismo. Se uno guarda Velluto Blu e Twin Peaks ci trova già tutto Lynch, comprese le furbate sentimentali nel secondo. Sarà un caso che dopo l’eccessivo Inland Empire non abbia più fatto nulla, eccetto qualche scadente album di musica tunz tunz? Secondo me no, perché dopo quel concentrato di lynchismo all’ennesima potenza non poteva più dire niente.
      Detto ciò a me sono piaciuti anche i suoi film zuccherosi come Elephant Man e Una Storia Vera, ma è perché sono un sentimentale.

      • DonMax / 6 Giugno 2013

        @dovic, nessuno ti giudicherà per questo. 😀
        Anche al sottoscritto piacciono alcune pellicole del regista e condivido in parte quello che scrivi… soprattutto la parte dove sottolinei come riproponga dei temi.

  2. Maggie Fitzgerald / 5 Giugno 2013

    @drmabuse non vedo cosa ci sia di male nella meditazione 🙂 e’ quello che promuove lynch.

    • Dr.Mabuse / 5 Giugno 2013

      @aloire, la meditazione (ammesso che la indendiamo allo stesso modo, visto che per me meditare potrebbe dire anche solo leggere kant), è un male perché cerca sempre una trascendenza. trascendenza che io non accetto come cosa che abbia a che fare con il sè; è sempre un cercare al di fuori di sè: in questo senso, la trascendenza è una spersonalizzazione che mi fa orrore, proprio come mi fa orrore l’idealismo hegeliano o le religioni escatologiche o il comunismo e fascismo; insomma, tutto qul pensiero che non ha rispetto dell’individuo. che vede nell’individuo solo un mezzo per il proprio fine: devo veramente citare kant e il suo illuminatissimo trattare il prossimo come fine e non come mezzo <3

  3. Maggie Fitzgerald / 5 Giugno 2013

    @drmabuse non sono degna della tua risposta 🙁 e non voglio farla piu’ grossa di quello che non e’ ma posso assicurare che la meditazione trascendentale funziona 😉

    • Dr.Mabuse / 5 Giugno 2013

      @aloire, io ti voglio bene, ma il tuo è un giudizio estetico, e non mi fa felice questa cosa che prendi oggetto di realtà un riflettente, nel senso: è sempre una scommessa pericolosa :/
      <3

  4. Maggie Fitzgerald / 5 Giugno 2013

    @drmabuse anche io ti voglio bene, ma per parlare con te bisogna ristudiare i manuali di filosofia e non ho molto tempo ora 😉 :*

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