Recensione su Spongebob - Fuori dall'acqua

Dopo il film del 2004 diretto dal suo stesso creatore Stephen Hillenburg, torna al cinema uno dei personaggi simbolo dei cartoon contemporanei in tutto il suo essere grottesco, demenziale, improbabile, ma estremamente geniale. E se SpongeBob Squarepants non smette di deludere dal ’99, un motivo dovrà pur esserci…

Diversamente dal precedente lavoro cinematografico, SpongeBob – Fuori dall’acqua è un esperimento psichedelico e delirante che si avvale del disegno a mano libera, computer grafica e live action per regalare al pubblico un assurdo mix di comicità che per tutta la sua durata esplode in una combinazione perfetta di nonsense e idiozia, senza mai abbassare i toni che hanno contraddistinto la serie, rendendola celebre.

Un lavoro enorme, anche graficamente parlando, che è andato oltre all’aver diluito il tempo di una puntata mediamente di una mezz’ora scarsa, frutto di un’innata capacità di far divertire con ingenuità e una buona dose di citazionismi.