Recensione su The Social Network

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15 Aprile 2011

First me, second me, pensare che alla base di un progetto così interessante ci sia praticamente il solo desiderio di apparire, di essere popolari o di rendere popolari (il primo “esperimento” non riguardava forse un contest tra le ragazze dei campus?) mi rende Zuckerberg antipatico come un moscerino in un occhio.
Per tacere delle sue ciabatte e di quello che combina alla ex quando lei lo molla.
Alla faccia del nerd.

Ma queste sono considerazioni che esulano dalla qualità del film, indubbiamente degno di nota.
Sceneggiatura lineare, nonostante si sviluppi su piani narrativi e temporali sfalsati.
Attori decisamente in parte (Eisenberg è perfetto: praticamente monoespressivo, ma il suo ruolo pare richiedere fortemente pochi scarti emozionali evidenti, quindi…) e bel montaggio.
La genesi di un fenomeno sociale e mediatico raccontata come se si trattasse di un balletto diplomatico: ebbravo Fincher che è riuscito, con mano ferma, a non inciampare nel “mero” documentario.

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