Recensione su La forma dell'acqua - The Shape of Water

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Fantascienza discriminatoria / 22 Febbraio 2018 in La forma dell'acqua - The Shape of Water

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Buon lavoro da parte di Guillermo Del Toro, che ha partorito un film molto apprezzabile sia dal lato tecnico, per quanto riguarda la fotografia e la regia, sia dal lato allegorico.
Cornice storica datata in un’america in piena guerra fredda, dove la discriminazione è all’ordine del giorno.
I tre soggetti principali sono tutti elementi emarginati dalla società.
Troviamo per prima una ragazza muta e introversa, che riesce a comunicare solo con due persone a lei vicine, la sua amica/collega di colore, e il suo vicino di appartamento omosessuale.
Quest’ultimo, secondo soggetto del film, è un uomo di età avanzata, malinconico e anch’egli solo, per via del suo orientamento sessuale,che riesce a trovare conforto solo nella sua vicina.
Il terzo e più singolare è un segreto di stato, definito “mostro”, una creatura delle paludi rinchiusa in un laboratorio per studiare il suo particolare orgasimo che sembra avere dell’incredibile.
Questo essere curioso inizia ad avere un rapporto con la protagonista, che trovandosi in difficoltà nel comunicare con l’ambiente circostante, trova in lui qualcosa di omogeneo, naturale, più vicino a lei di qualsiasi altro essere.
Il mostro verrà però condannato alla vivisezione.
Ma la donna decisa a difendere i suoi sentimenti, organizza, grazie all’aiuto dei suoi buffi amici emarginati e sopratutto a una spia russa dotata di senso della giustizia, una ribellione di fronte al volere del governo: portare la bestia fuori dal laboratorio.
I tre protagonisti al baratro della società, in cerca della semplicità a loro mai concessa, si rivelano in tutto questo i più normali, sopratutto il mostro, che si rivela il più umano.
Tutte le barriere della discriminazione vengono abbattute dai sentimenti meno razionali, ma più veritieri della civiltà: la passione, l’amicizia e l’amore.
Tutto questo per dimostrare che l’alchimia oltrepassa qualsiasi colore della pelle o ideologia.
Perché è una cosa naturale, un po’ come la bestia e la donna.
Un buona opera insomma, peccato sia troppo fiabesca.
Perche non amo particolarmente il genere: 7.

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