13 Marzo 2013
Tratto dalla storia vera di Mark O’qualcosa, ma quanti sono gli irlandesi in America, più che in Irlanda, comunque:/ Mark O’qualcosa, anni ‘80 nei pressi di Berkeley, CA, è affetto da poliomielite fin dall’infanzia, vive gran parte del suo tempo in un polmone d’acciaio, può stare solo sdraiato ed immobile, riesce a muovere solo la testa, ed è pure tutto storto. Ciò nonostante, ha studiato, è scrittore e poeta ecc. Il suo mondo è soprattutto la sua casa, con un gatto che con la coda gli fa solletico al naso, e lui non si può grattare, immagini votive pacchianissime della Madonna, perché questi irlandesi sono un po’ così, e assistenza 24/7. Ha un problema sessuale, è vergine (toh, ricorda qualcuno) e non sa a chi rivolgersi. Le tensioni che lo strattonano dai due lati sono da una parte la voglia di vivere/gioire/contatto con una donna, dall’altra la sua granitica educazione cattolica, che gli si è conficcata dentro come un cuneo nel cuore di un vampiro o nelle chiappe di una vamp, e gli fa provare terribili dubbi e blocchi → mentali, perché fisici più bloccato di così sarebbe dura. Grazie a un prete molto rock (William Macy con in testa i capelli del principe Azzurro di Shrek) che lo confessa e sostiene e beve birra, decide di vedere uno strano tipo di sessuologa. Che è Helen Hunt, credo mai così nuda, con un fisico ancora apperò!!! e la faccia da milfona. Cheryl-HH è strana come sessuologa perché scopa i disabili per aiutarli a superare i loro blocchi psicologici, e non più di sei volte. A tutti i “perché?” che possono venire in mente, la risposta è elegantemente BOH! A quanto pare negli USA in quegli anni si trovava gente così. Magari anche ora eh, appunto, boh.
Su questa base succede esattamente quel che deve, riusciranno a penetrare, si innamoreranno, HH se ne andrà piangendo perché come una tonna ha mischiato lavoro e sentimenti, lui starà per morire per spegnimento di polmone d’acciaio ma troverà in quello stesso modo l’amore della breve vita sua. Il tutto pensato, girato e recitato in maniera pulita e bene, con tanti complimenti a tutti gli attori e di più al protagonista, che ha la parte più sfigata di tutte e la missione, abbastanza accomplished, di renderla una vita meritevole di tale essere.

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