Cicatrici / 19 Luglio 2013 in The Separation

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Sarà che sono “specializzato” nel trovare tenerezza dove sembra non essercene, ma la crudezza delle immagini non è riuscita a distogliere la mia attenzione dalla dolcezza dei gesti e degli sguardi (e devo dire che Chopin, a mio parere, è stato scelto per catalizzare queste sensazioni).
I siamesi che vengono separati, dopo una vita trascorsa “singolarmente” ma non indipendentemente, ritrovano il desiderio di tornare assieme; forse per insoddisfazione, forse per nostalgia o semplicemente per chiudere il cerchio. Ma non tutto avviene per come si desidera: la ri-unione ci sarà, ma a quale prezzo?
Questa è la storia, ma credo soltanto metà del messaggio.
E se ognuno di noi avesse delle componenti siamesi? La crescita porta a voler separare, catalogare solitamente selezionando ciò che è utile alla vita materiale. Sì, spesso “separiamo” le nostre componenti connesse brutalmente, per sfruttare al massimo quella più redditizia.
Ma anche in questo caso, col passar degli anni, forse per insoddisfazione, forse per nostalgia o semplicemente per chiudere il cerchio tentiamo di ricucire le componenti siamesi per ottenere la completezza che abbiamo abiurato e della quale invece abbiamo bisogno. Ma non tutto avviene per come si desidera.
Non potete immaginare quante volte, già, ho ascoltato, lieve e in sottofondo, Chopin suonare il suo Notturno… dentro la mia testa.

Leggi tutto