Recensione su Kingsman: Secret Service

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Freschezza di idee / 26 Settembre 2017 in Kingsman: Secret Service

Una rivisitazione del classico film spionistico, apprezzabile per la freschezza di idee e l’umorismo che apporta a un genere ormai un po’ asfittico. Siamo più dalle parti del James Bond di Roger Moore che da quelle di Sean Connery, per intenderci, ma con un pizzico di verve in più. Peccato che a un certo punto Colin Firth abbandoni la scena: il film si regge in gran parte sul suo carisma, e in sua assenza perde rapidamente classe e interesse, fino al finale inutilmente protratto e greve. Tra gli altri ruoli da notare la Gazelle di Sofia Boutella, una specie di versione aggiornata della Gogo Yubari di Kill Bill.
Curiosa la presenza di una certa vena reazionaria nella trama: il cattivo è un ecologista, e tra i politici che cedono alle sue arti malefiche c’è un riconoscibilissimo Obama.
Il doppiaggio grottesco di Samuel L. Jackson nella versione italiana è una buona ragione per vedere il film con l’audio originale.

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